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M5S, la rabbia della senatrice Fattori: “Facciamo cose da rincorrerci con i forconi”

"Ma io non ho nessuna intenzione di andarmene. Se saró espulsa per eccesso di coerenza faró ricorso"

Pubblicato:29-10-2018 13:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:43
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Dall’alleanza mascherata con la Lega a un presidente del Consiglio “totalmente sconosciuto”; da un ministro della Famiglia “omofobo” al via libera a Tap, Ilva e forse pure Tav. Per non parlare del “condono fiscale” e di quello edilizio. Tutte cose per cui il Movimento cinque stelle meriterebbe di essere “rincorso con torce e forconi”. La senatrice del Movimento Elena Fattori, vicepresidente della commissione Agricoltura, si sfoga sull’Huffington Post.

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Scrive: “Immaginate se in uno dei tanti comizi e convegni appena qualche mese fa avessi raccontato questo: ‘Il Movimento 5 stelle non fa alleanze, ma noi cambieremo il termine, ci alleeremo con la Lega e chiameremo questa alleanza ‘contratto’. Ricordate la bella presentazione dei ministri 5 stelle che vi avevamo chiesto di votare? Perché il Movimento presenta la sua squadra prima delle elezioni così il popolo può scegliere i suoi ministri. Ecco, non c’entra niente con la squadra di governo che verrà, ma voi non ci farete troppo caso”.


“Avremo- continua Fattori- un presidente del Consiglio non eletto dal popolo a voi totalmente sconosciuto, come ministro dell’Interno Matteo Salvini, e un ministro della Famiglia ‘tradizionale’ forse un po’ omofobo, ma pazienza. Poi diremo sì alla Tap, si all’Ilva, valuteremo costi/benefici per decidere sulla Tav e anche sul Ceta ci ragioneremo. Faremo un condono fiscale e uno edilizio. Ed eleggeremo come presidente del Senato una berlusconiana doc”.

“Per quanto riguarda il tema migranti- aggiunge ancora la senatrice M5S- scordatevi il saggio piano 5 stelle di accordi con i paesi di provenienza, lo smantellamento dei grandi e orribili centri di accoglienza che generano conflitti sociali e disagi per i cittadini. Scordatevi la gestione pubblica dell’accoglienza diffusa, i tempi rapidi per le domande di asilo che consentano di rimpatriare chi non ha diritto ed accogliere con dignità i rifugiati. Toglieremo la gestione di migranti ai Comuni e la affideremo ai privati senza gara di evidenza pubblica raddoppiando i tempi di permanenza da nove a diciotto mesi, favorendo così il business dell’immigrazione. Doneremo 150.000 nuovi clandestini alla criminalità organizzata per il lavoro nero e lo spaccio. Chi invocherà il rispetto del programma 5 stelle rischierà sanzioni e persino di essere espulso per non contrariare l’alleato Salvini”.

Evidentemente scontenta della piega che ha preso l’esperienza di governo gialloverde, Fattori conclude: “Mi avrebbero preso per folle o per lo meno mi avrebbero rincorso con torce e forconi. Ma io non ho nessuna intenzione di andarmene. Se saró espulsa per eccesso di coerenza faró ricorso”.

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