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E nella Lega c’è chi aspetta l’inciampo di capitan Salvini

Nel Carroccio non piace a tutti la tattica di 'Salvini movimentista', che ogni giorno 'alza polveroni'

Pubblicato:29-04-2019 15:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:24
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«La Lega alle prossime elezioni europee prenderà tra il 30 e il 32 per cento – spiega uno molto addentro al Carroccio – ma Salvini ha guai in arrivo ed anche dentro la Lega c’è chi lo aspetta dietro la siepe in attesa dell’inciampo». Scavando, si scopre che la tattica di ‘Salvini movimentista’, che ogni giorno apre un fronte conflittuale con l’alleato di Governo non è ben vista dai suoi, a partire dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti.

«Abbiamo bisogno di governare, di portare a casa risultati – dice ancora l’uomo dei lumbard – e invece si alzano polveroni. Ma Salvini ha sempre fatto così, lui non ha mai avuto incarichi di responsabilità da amministratore, ogni giorno se ne inventa una e non considera che stare al Governo significa governare non fare opposizione».

Ma stando a quello che si mormora dietro le quinte della Lega, ci si aspetta che qualcosa arrivi dal fronte della magistratura: «C’è il versante penale sui 49 milioni ancora aperto, sulla sanità in Regione qualcosa è successo, ne ha scritto già il Fatto, poi su l’Espresso l’affare della vendita del palazzo… insomma c’è preoccupazione, che possa accadere qualcosa».


Anche Borghezio fatto fuori dalle Europee sta suscitando forti dissensi. «Borghezio si sta muovendo e questa cosa non è finita», continua la fonte. Anche l’attacco di Roberto Maroni a Giorgetti viene tradotta come una sorta di chi va là, di segnale a tenersi pronti. Per non parlare dell’autonomia regionale chiesta dalla Lombardia e dal Veneto che, stando alla fonte interna, «tutti sappiamo non si farà mai, perché anche se gira la frottola del costo zero tutti sanno che non è possibile, che serviranno soldi da togliere alle altre Regioni». Insomma, anche nella Lega è meglio guardarsi alle spalle.

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