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Camorra, bagarre in consiglio tra M5S e Pd

NAPOLI - Nonostante l'assenza in aula di Stefano Graziano, il

Pubblicato:29-04-2016 15:49
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:39

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regione-campania33NAPOLI – Nonostante l’assenza in aula di Stefano Graziano, il consigliere regionale del Partito democratico indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, in Consiglio si accende la bagarre tra il Pd ed il Movimento Cinque Stelle sul caso del presidente campano del partito, che si e’ autosospeso il giorno in cui e’ scoppiato il caso camorra in Campania. Citando Paolo Borsellino, il consigliere Valeria Ciarambino (M5S) chiede le dimissioni di Graziano per “difendere le dignita’ di questa istituzione. Il governatore campano vuole tenere al laccio la maggioranza”. Riferendosi a Vincenzo De Luca ed al premier Matteo Renzi, Ciarambino li definisce “gemelli diversi e compagni di bavaglio”. All’ex capogruppo del M5S in Consiglio risponde Mario Casillo (Pd).

Le accuse a Graziano – afferma – sono molto gravi ma quelle del M5S mi sembrano parole troppo forti se non si conoscono davvero le accuse e le intere vicende giudiziarie. I 5 Stelle mi sembrano avere una doppia faccia, presentano emendamenti di merito su questioni tecniche importanti ma poi buttano fango. Non c’e’ nessuna condanna per Graziano, cosi’ si finisce per dichiarare colpevole una persona anche dopo una eventuale assoluzione. Basta con le accuse, anche pubbliche su facebook, fatte dal consigliere M5S Muscara’. Senno’ procediamo con querele”.

“Vi ho chiamato ”gentaglia” su Facebook – replica la pentastellata Muscara’ – ma volevo dire che in Consiglio ci sono persone poco raccomandabili. Non lascerei mai il destino della Campania nelle mani di De Luca se potessi scegliere”.


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