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Galletti: illecito smaltimento ‘Vega’, 69 milioni di danni

E' la più grande piattaforma petrolifera fissa realizzata nell’off-shore italiano a circa 12 miglia a sud della costa meridionale della Sicilia, al largo di Pozzallo

Pubblicato:29-04-2016 12:52
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:39

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Gianluca Galletti (1)ROMA – Nel periodo compreso tra il 1989 ed il 2007 all’interno del Campo minerario Vega – la più grande piattaforma petrolifera fissa realizzata nell’off-shore italiano a circa 12 miglia a sud della costa meridionale della Sicilia, al largo di Pozzallo, 60% Edison in qualità di operatore e 40% Eni – “è stato effettuato un illecito smaltimento dei rifiuti prodotti (acque di strato, acque di lavaggio ed acque di sentina) a seguito del prelievo di idrocarburi dal sottosuolo marino”.

In conseguenza è stato avviato un procedimento penale che vede imputati alcuni soggetti che contribuivano alla gestione di Vega. Ciò detto, i costi di smaltimento dell’intero quantitativo di rifiuti “che gli imputati hanno illecitamente smaltito nel corso degli anni sono stimati in 69.470.380“, quindi il risarcimento “dovrà essere effettuato nei confronti dello Stato per un importo pari e il ministero si è costituito parte civile”. Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, lo dice rispondendo a un’interpellanza del Movimento 5 stelle nell’Aula alla Camera. Agli imputati viene addebitato il reato di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti”, spiega Galletti, “per avere concorso all’illecito smaltimento di elevatissimi quantitativi di rifiuti nel sottosuolo marino, tramite il pozzo recettore ‘Vega 6’”.


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