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Arriva il manuale per combattere il linguaggio dell’odio sul web

L'idea è della Regione Emilia-Romagna, che ha preparato un manuale che è pensato soprattutto per insegnanti ed educatori

Pubblicato:29-03-2017 11:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:03

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BOLOGNA – Linguaggio violento, messaggi razzisti e bufale create ad arte per alimentare odio e discriminazione. Trovare contenuti simili sul web, e in particolare i social network, è ormai all’ordine del giorno. E così la Regione Emilia-Romagna prova a mettere un freno, con un vero e proprio libretto di istruzioni che spiega ai ragazzi delle scuole cosa dire e come comportarsi in rete per non diffondere “il linguaggio dell’odio e della xenofobia”. Il manuale di “Media education” è scaricabile dal portale della Regione e si rivolge in particolare a insegnanti ed educatori, che possono trovare così idee, suggerimenti ed esempi concreti per spiegare ai ragazzi il fenomeno del cosiddetto ‘hate speech’. Ovvero, “le false notizie e i pregiudizi orientati a istigare l’odio– spiega viale Aldo Moro in una nota- spesso di natura razziale, ma anche la pratica del disprezzo e della malevolenza online” nei confronti di una persona o di un gruppo.

SFOGLIA QUI IL MANUALE

“Anche le parole, il dialogo e la comunicazione devono essere adeguate e all’altezza delle sfide che ci poniamo- afferma la vicepresidente della Regione, Elisabetta Gualmini- di fronte all’intolleranza e al razzismo che purtroppo continuano a connotare anche la nostra regione, è fondamentale lavorare su strumenti di buona e corretta comunicazione. Opporsi a chi istiga all’odio e alla violenza e usare un linguaggio, soprattutto sul web, che promuova invece l’integrazione e lo scambio multiculturale è il minimo che debba fare chi occupa ruoli di governo. La Regione da sempre è attenta alla promozione di una cultura di pace, di civile convivenza e di rispetto delle diversità. Occorre farlo in tutte le forme, anche tramite un linguaggio appropriato e intelligente”. Il manuale d’istruzione contro il linguaggio violento del web contiene sei unità didattiche sperimentali, elaborate durante un corso di formazione sull’educazione all’uso dei media realizzato a Bellaria-Igea Marina con docenti, animatori interculturali, mediatori culturali e operatori dei Centri giovanili dell’Emilia-Romagna.

Un esempio di ‘hate speech’

Il progetto ha coinvolto anche gli studenti di terza media degli Istituti comprensivi di Bellaria e Igea Marina. Nel libretto vengono proposte raccomandazioni ed esercizi pratici per sviluppare il senso critico e la capacità di analisi dei messaggi, l’uso consapevole dei linguaggi dei media, il rispetto della diversità, la promozione della tolleranza e dei diritti umani. La Regione porta avanti anche il Protocollo d’intesa Ad altra voce” firmato nel 2014 da una trentina di organizzazioni operanti nel settore dei media e della comunicazione interculturale, con l’obiettivo appunto di promuovere l’educazione all’uso consapevole dei mezzi di comunicazione nelle scuole, una corretta conoscenza del fenomeno migratorio e il dialogo tra la popolazione immigrata e autoctona del territorio. Al tema del contrasto a tutte le forme di espressione che diffondono, fomentano o giustificano la discriminazione e l’ostilità razziale è dedicato anche uno specifico capitolo della legge regionale del 2004 sull’integrazione sociale dei cittadini stranieri.


di Andrea Sangermano, giornalista professionista

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