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Uti, Pantonin: “Disponibili a rimodulare la leva finanziaria”

TRIESTE - Sulle Unioni territoriali intercomunali (Uti) rimangono fermi i

Pubblicato:29-03-2016 15:25
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:28

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Paolo-Panontin-FVGTRIESTE – Sulle Unioni territoriali intercomunali (Uti) rimangono fermi i termini del 15 aprile per l’approvazione degli statuti, ma sulla leva finanziaria legata alla premialità si è registrata, da parte dell’assessore Panontin, la disponibilità allo studio di un’eventuale rimodulazione del quantum. Questo ciò che è emerso oggi dalla riunione del tavolo politico sulle Uti che si è tenuto nel Palazzo della Regione di Udine e presieduto dall’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia alle Autonomie Locali Paolo Panontin.
All’incontro hanno partecipato il presidente regionale dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) Mario Pezzetta, il presidente regionale dell’Unione nazionale comuni comunit` enti montani (Uncem) Ivan Buzzi, il presidente del Consiglio delle autonomie locali Ettore Romoli e i capigruppo del Consiglio regionale.
“Ribadisco – ha puntualizzato l’assessore Panontin – che la necessità inderogabile di un accompagnamento finanziario per l’avvio delle Uti rimane inalterata, solo che così com’è strutturata ha generato delle contrarietà. Quindi c’è l’impegno a trovare la forma, non per eliminare, ma per rimodulare questo aspetto della legge“.
Sull’argomento l’assessore Panontin ha segnalato che l’impianto del finanziamento per l’avvio delle Uti ricalca quello previsto dal disegno di legge sulle Unioni montane del 2006, sul quale all’epoca si era registrato un significativo consenso delle forze politiche presenti in Consiglio regionale. Dopo aver fatto la premessa che le perimetrazioni territoriali non sono in alcun modo più negoziabili e che le uniche eccezioni rimangono circoscritte ai casi dei Comuni interessati dalle sentenze del Tar – “sentenze a cui la Regione non fara` ricorso”-, l’assessore ha preso spunto dagli interventi dei presenti per ribadire alcuni principi della riforma e allo stesso tempo fornire alcuni chiarimenti.
Per quel che riguarda le richieste dell’Anci, l’assessore si è reso disponibile al superamento della norma che prevede la gestione in forma associata dei servizi finanziari dei Comuni con l’ufficio unico in capo alla Unione, articolandoli sotto forma di ambito territoriale. Da parte sua, il rappresentante dell’Uncem ha presentato un documento dove viene chiesta, nell’ottica dell’avvio delle Uti, una particolare attenzione sui temi del personale e del patrimonio delle Comunità montane.
Infine l’assessore Panontin ha voluto rimarcare il fatto che le Uti, grazie agli ultimi cambiamenti della legge, “possono partire con funzioni di minimo impatto. Il che, oltre a togliere un alibi ai Comuni contrari o indecisi – ha concluso l’assessore -, rende più agevole il percorso della costituzione delle Unioni e l’inizio della loro attività amministrativa”.

 

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