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Sicurezza, Di Folco (Uil): “Servono soldi alle forze dell’ordine, mancano 15mila unità”

ROMA - "Le forze dell'ordine sono sotto organico. E il popolo si lamenta perché nelle periferie delle città d'Italia aumenta

Pubblicato:28-12-2018 14:20
Ultimo aggiornamento:28-12-2018 14:20
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ROMA – “Le forze dell’ordine sono sotto organico. E il popolo si lamenta perché nelle periferie delle città d’Italia aumenta la micro criminalità o la prostituzione. Si dice che lo Stato non è presente. Ma lo Stato non c’è semplicemente perché siamo sotto organico di 10-15mila unità, e così non si può assicurare sicurezza”. Così Sergio Di Folco, segretario della Uil Sicurezza, nel corso di un’intervista con l’agenzia Dire.

“Quello che chiediamo- aggiunge- con il segretario generale della Uil sicurezza, Antonio Lanzilli, è che lo Stato dia soldi in più, non solo per la tutela del semplice poliziotto ma per la sicurezza del popolo. Lo Stato deve stanziare più risorse per la sicurezza e aumentare i poliziotti, i carabinieri e i finanzieri sulle strade. Questo dispendio di soldi ritornerà di certo come beneficio al cittadino. Noi puntiamo su questo”.

SICUREZZA. DI FOLCO (UIL): TRA POCHI MESI NASCONO SINDACATI FORZE ORDINE

“Manca veramente poco, qualche mese, al momento in cui tutte le forze dell’ordine, i Carabinieri, la Finanza, l’Aviazione e l’Esercito, (la Polizia già ce l’ha), avranno una rappresentanza sindacale. La legge è già presente ma mancano i decreti attuativi. La Uil sicurezza da gennaio sarà la prima ad istituire un dipartimento sicurezza”. Così Sergio Di Folco, segretario della Uil Sicurezza, nel corso di un’intervista con l’agenzia Dire.


SICUREZZA. DI FOLCO (UIL): SERVE ASSICURAZIONE ‘CASCO’ E BUONI PASTO PIÙ ALTI

“La Uil sta combattendo per avere più risorse per il comparto sicurezza, non solo per aumentare lo stipendio agli agenti di tutte le forze dell’ordine, ma per una loro maggiore tutela”. Così Sergio Di Folco, segretario nazionale della Uil Sicurezza, nel corso di un’intervista con l’agenzia Dire.

“Vorrei fare un esempio- ha aggiunto- oggi un poliziotto che che inseguendo un rapinatore dovesse causare un incidente per colpa sua è costretto a pagare di persona al posto dell’assicurazione. Non c’è nemmeno una ‘Casco’ a suo favore. Ma questi operatori vanno tutelati perché stanno svolgendo un lavoro per conto di un’Istituzione. E poi ci sono altre piccole cose come i ticket restaurant. Andare a pranzo con un buono di 4,65 euro nel 2018 è davvero poco. Almeno bisogna arrivare a 7 per mangiare un piatto caldo”.

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