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“Libere dalla violenza”, la Cooperazione italiana in difesa delle donne

La tavola rotonda con del Re e le associazioni: 'se non ora quando'

Pubblicato:28-11-2018 16:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:50

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ROMA – La violenza di genere colpisce a tutte le latitudini e allora l’impegno a contrastarla deve essere sempre piu’ al centro delle politiche internazionali: e’ il messaggio rilanciato oggi a Roma, nel corso di una tavola rotonda dedicata in particolare al contributo della Cooperazione italiana. “Siamo di fronte a una piaga mondiale” ha sottolineato in apertura Rosa Mendes, presidente dell’Associazione delle donne brasiliane, una realta’ in prima fila nel sostegno alle vittime anche sul piano legale. “La Cooperazione puo’ e anzi deve aiutare gli organismi della societa’ civile, che oggi sono senza risorse e costrette a fare tutto in autonomia”.
L’incontro e’ stato ospitato dalla Casa internazionale delle donne, nella sede storica di via della Lungara. A intervenire anche Awa Nguere, coordinatrice per conto del governo del Senegal del progetto Pasneeg per l’uguaglianza di genere. “Le nostre Boutique de droit sono sostenute dalla Cooperazione italiana” ha sottolineato la dirigente, in riferimento a un nuovo servizio di aiuto del quale nell’88 per cento dei casi beneficiano ragazze e donne.

Un tema tornato piu’ volte e’ quello dei finanziamenti. Secondo Bianca Pomeranzi, rappresentante dell’Italia al Comitato dell’Onu per l’eliminazione delle discriminazioni contro le donne (Cedaw), “il problema vero e’ che non si possono sradicare le cattive abitudini in pochi anni”. L’impegno, soprattutto in termini di risorse disponibili, sarebbe ancora giovane. “La lotta contro la violenza con fondi veri e’ cominciata nel 2000, dunque non da molto tempo” annota Pomeranzi. Convinta che, “in un clima che a livello mondiale e’ comunque molto conflittuale”, reti e movimenti social come #MeToo e #NiUnaMenos possano comunque dare un contributo.


A rilanciare l’impegno sono stati anche i rappresentanti della Farnesina. “L’Agenda 2030 ci chiede di aumentare sempre di piu’ gli aiuti pubblici per promuovere l’uguaglianza di genere” ha sottolineato il viceministro degli Esteri Emanuela Claudia Del Re. A oggi, con questo scopo specifico, l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) gestisce un portafoglio da 96 milioni di euro. Del Re ha poi ricordato che domenica, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’edificio della Farnesina e’ stato illuminato di arancione. Un segnale rilanciato oggi in via della Lungara, dove in tante continuano a trovare assistenza. Con un appello: “Se non ora quando, se non ora chi”.

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