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Ballottaggio, Smpt: il sistema banche non va ridimensionato

Smpt: Non c'è sviluppo economico senza un sistema bancario e finanziario forte

Pubblicato:28-11-2016 17:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:21

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sm_smpt2SAN MARINO – Preservare e rafforzare il sistema bancario e finanziario attuale, iniziare un confronto con tutte le forze politiche sulla trasparenza degli assetti proprietari per chi usufruisce di aiuti pubblici e ancora, Ok all’Aqr ma si proceda al contempo ad elaborare “una strategia nazionale sulla riduzione degli Npl” che “veda la politica in primo piano”. Questa in pillole la visione della coalizione San Marino Prima di Tutto sul sistema bancario e finanziario, illustrata oggi nel corso di un incontro con i cronisti in via delle Scalette e anticipata così rispetto a due appuntamenti con la cittadinanza in agenda per questa sera, alle 21, alla Sala ex Internazional di Borgo, e mercoledì, sempre alle 21, alla sala Montelupo di Domagnano. Rispetto a qualsiasi strategia sul futuro economico del Titano, per Smpt il presupposto è che “non c’è sviluppo economico senza un sistema bancario e finanziario forte”. Luca Beccari, Pdcs, esorta infatti sulla necessità di rafforzare il sistema bancario e finanziario attuale: “Dobbiamo trovare il giusto mix- spiega- tra l’aprirlo all’internazionalizzazione e renderlo allo stesso tempo il più possibile indipendente dai capitali esteri, partendo da un rafforzamento dell’esistente”.

Il sistema attuale, che si è già fortemente ridimensionato, “è qualcosa da preservare e rafforzare- sottolinea- non va ridimensionato ancora”. Per la coalizione Pdcs-Ps-Psd e Sammarinesi non vale poi la giustificazione della contrazione economica generale per motivare una riduzione del sistema bancario: “Certamente deve essere accompagnato in una fase di criticità- prosegue- ma avere anche prospettive per crescere”. Andrea Belluzzi, Psd, marca a riguardo la distanza di visione da Adesso.sm: “Da una parte c’è una coalizione che vuole semplificazione il sistema bancario, anche in termini di occupazione- puntualizza riferendosi agli avversari- noi invece abbiamo messo a fuoco una serie di interventi di natura tecnica perché le aziende esistenti abbiano prospettiva, vogliamo che nessuna resti indietro”.

Preservare e rafforzare il sistema bancario e finanziario attuale, iniziare un confronto con tutte le forze politiche sulla trasparenza degli assetti proprietari per chi usufruisce di aiuti pubblici e ancora, Ok all’Aqr ma si proceda al contempo ad elaborare “una strategia nazionale sulla riduzione degli Npl” che “veda la politica in primo piano”. Questa in pillole la visione della coalizione San Marino Prima di Tutto sul sistema bancario e finanziario, illustrata oggi nel corso di un incontro con i cronisti in via delle Scalette e anticipata così rispetto a due appuntamenti con la cittadinanza in agenda per questa sera, alle 21, alla Sala ex Internazional di Borgo, e mercoledì, sempre alle 21, alla sala Montelupo di Domagnano. Rispetto a qualsiasi strategia sul futuro economico del Titano, per Smpt il presupposto è che “non c’è sviluppo economico senza un sistema bancario e finanziario forte”. Luca Beccari, Pdcs, esorta infatti sulla necessità di rafforzare il sistema bancario e finanziario attuale: “Dobbiamo trovare il giusto mix- spiega- tra l’aprirlo all’internazionalizzazione e renderlo allo stesso tempo il più possibile indipendente dai capitali esteri, partendo da un rafforzamento dell’esistente”. Il sistema attuale, che si è già fortemente ridimensionato, “è qualcosa da preservare e rafforzare- sottolinea- non va ridimensionato ancora”. Per la coalizione Pdcs-Ps-Psd e Sammarinesi non vale poi la giustificazione della contrazione economica generale per motivare una riduzione del sistema bancario: “Certamente deve essere accompagnato in una fase di criticità- prosegue- ma avere anche prospettive per crescere”.


Andrea Belluzzi, Psd, marca a riguardo la distanza di visione da Adesso.sm: “Da una parte c’è una coalizione che vuole semplificazione il sistema bancario, anche in termini di occupazione- puntualizza riferendosi agli avversari- noi invece abbiamo messo a fuoco una serie di interventi di natura tecnica perché le aziende esistenti abbiano prospettiva, vogliamo che nessuna resti indietro”. Marcello Forcellini, Ps, ripercorre quanto fatto a livello normativo e operativo nell’ultima legislatura da governo e Consiglio per rendere il sistema sammarinese riconosciuto quale conforme per gli organismi internazionali ed efficace. “Ora San Marino Prima di tutto intende capitalizzare i costi sostenuti in passato per creare sviluppo- spiega- e dare garanzia di stabilità a correntisti e futuri investitori”. Anche per Chiari, Sammarinesi, non esistono soluzioni drastiche: “Bisogna far andare avanti il sistema bancario e Bcsm deve essere lo sponsor del nostro settore”. Sul ruolo della politica interviene Belluzzi: “Vogliamo affronti le problematiche con una visione sistemica e non puntiforme sui problemi- spiega- per noi la politica ha la funzione più alta di indirizzo”.

Quindi sui problemi di attualità, come Aqr e Npl, fa chiarezza Beccari: “A differenza dei nostri avversari non intendiamo vedere l’Aqr come qualcosa che deve congelare l’iniziativa in attesa del suo esito”. Quindi, l’esame dei bilanci degli istituti va bene, “ma il problema dei crediti deteriorati e la loro riduzione passa attraverso l’elaborazione di una strategia nazionale che veda la politica in primo piano”. Beccari “apre” poi sulla questione dei beneficiari effettivi, sollevata dalle altre due coalizioni: “L’entità dell’aiuto statale al sistema finanzario e l’ammontare del credito d’imposta, almeno rispetto agli operatori che hanno avuto contributi pubblici- spiega- richiedono probabilmente una riflessione sull’opportunità sulla trasparenza degli assetti proprietari”. Quindi da parte di Smpt si palesa la disponibilità ad avviare un ragionamento con tutte le forze politiche. Infine una battuta sulla vera “operazione trasparenza” per Beccari: “L’abbiamo con la centrale rischi e per questo riteniamo debba partire al più presto anche con gli adeguamenti del caso”. Infatti, “la vera trasparenza- conclude- non è solo sapere chi è il beneficiario effettivo del 25% del capitale sociale”.

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