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L’appello di Franceschini: “Venti grandi imprese italiane adottino un museo”

Ognuna adotti un museo tra i venti che sono diventati autonomi, diventando main partner. Siamo pronti anche a farle entrare nella governance

Pubblicato:28-10-2015 12:34
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:41

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museiROMA – “Faccio un appello molto preciso: venti grandi imprese italiane adottino ognuna un museo tra i venti che sono diventati autonomi, diventando main partner. Siamo pronti anche a farle entrare nella governance”. Lo ha detto il ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo, Dario Franceschini, intervenuto oggi a Roma a Palazzo Giustiniani alla presentazione di Upaperlacultura.org, “il primo sito non profit che mette in comunicazione cultura e imprese” progettato da Upa-Utenti pubblicita’ associati.

Sulla questione di questi grandi musei italiani resi autonomi dalla riforma Franceschini, si apre l’ipotesi di un aumento del numero. Proprio il ministro dei Beni culturali oggi ha aperto la possibilita’ che “ce ne possano essere altri che si aggiungono all’elenco” dei venti su cui gia’ “abbiamo fatto un investimento” dando loro “autonomia, statuti e direttori scelti con un bando internazionale”. Poi questi venti “potranno diventare 40, si vedra’ come andare avanti”. Franceschini ha specificato a margine che “il numero dei venti nasce dai vincoli che noi abbiamo, perche’ ogni ministero ha un massimo di dirigenti di prima e di seconda fascia. Ne abbiamo scelti venti per stare dentro questi numeri, ma potevamo farne anche 25 o 30. Io non escludo che in futuro, in un ridisegno dei numeri del ministero, ci possano essere altri musei che si aggiungono all’elenco di quelli aventi autonomia”. Quando? “E’ una domanda troppo di dettaglio”, ha risposto il ministro.


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