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Caschi blu della cultura? L’idea piace all’Onu

ROMA - Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha incontrato questa

Pubblicato:28-10-2015 08:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:41

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ROMA – Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha incontrato questa mattina a Roma il Direttore generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il contrasto della droga e la prevenzione del crimine (UNODC), l’Ambasciatore Yury Fedotov. Nel corso del cordiale colloquio, Franceschini e Fedotov hanno affrontato il tema del contrasto al traffico illecito dei beni culturali come fonte di finanziamento delle organizzazioni terroristiche e criminali e hanno convenuto sulla necessità di “rafforzare la collaborazione tra paesi e organizzazioni internazionali in questo settore”. A riguardo, il Ministro Franceschini ha sottolineato che “i beni culturali non rappresentano solo il patrimonio del Paese che li detiene, ma dell’umanità intera. Difenderli insieme diventa per questo un obbligo per la comunità internazionale”.

In questo senso, il Ministro ha sottolineato l’importanza e l’efficacia dell’azione di contrasto portata avanti dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale definendola “una vera eccellenza in ambito internazionale”. Fedotov, che è anche Vice Segretario delle Nazioni Unite, ha riconosciuto il protagonismo dell’Italia per l’istituzione dei ‘caschi blu della cultura’ (United for Heritage) e si è reso disponibile ad organizzare nella prossima primavera a Vienna – nell’ambito della pubblicazione delle Linee guida contro il traffico di beni culturali redatte dall’Italia e approvate dall’Assemblea delle Nazioni Unite – la presentazione del modello italiano per il contrasto al traffico illecito dei beni culturali e l’azione svolta dal nostro Paese nell’ambito della protezione del patrimonio culturale.


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