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Roberto Burioni candidato a due premi ai ‘Macchianera internet awards’

Il virologo del San Raffaele di Milano oggi ha incassato anche il ringraziamento pubblico dell'ex premier Matteo Renzi

Pubblicato:28-07-2017 17:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:34

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ROMA – Roberto Burioni continua a far parlare di sé. Il virologo del San Raffaele di Milano, paladino della battaglia contro i ‘no vax’ tanto da meritarsi il ringraziamento pubblico dell’ex premier Matteo Renzi, ha ricevuto due nomination ai ‘Macchianera internet Awards’. L’evento, che si terrà al teatro Manzoni di Milano il 16 settembre, celebra le stelle italiane della Rete.

Burioni concorrerà per il premio come ‘miglior sito di informazione‘ e come ‘personaggio rivelazione‘.


RENZI: GRAZIE A BURIONI E PLAUSO IMPEGNO MAMMA ROMAGNOLA

“Grazie a Roberto Burioni”. Il segretario nazionale del Partito democratico Matteo Renzi plaude sulla sua pagina Facebook al via libera dell’Aula al decreto sui vaccini. E tra i ringraziamenti ‘speciali’ uno è per il virologo pesarese, docente all’Università San Raffaele di Milano, Roberto Burioni. “Da padre ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile questo risultato- scrive Renzi-. Questa legge nasce da una bellissima pagina di impegno civile. Tra i tanti che si sono distinti lasciatemi ringraziare Roberto Burioni. Il professore che ci ha messo la faccia, la passione, la dignità del suo essere medico combattendo una battaglia per i nostri figli. Lo abbiamo avuto con noi a Milano qualche settimana fa: competenza, passione, energia al servizio di una comunità”.


Un altro sentito ringraziamento è andato ad una giovane mamma romagnola. “Alice, una giovane mamma romagnola- continua Renzi-. Dal suo blog è partita la richiesta di impegno prontamente raccolta dalla Regione e dal presidente Bonaccini. Mentre altri blog più famosi lottano contro la scienza, insultano premi Nobel e medici, rilanciano battaglie contro le mammografie, Alice con una petizione online ha contribuito a imporre il tema all’opinione pubblica. Brava. Non è finita qui. Anzi, siamo solo agli inizi. Ma da padre, prima che da politico, oggi sento il bisogno di dire grazie. Non lasciamo il Paese a chi vive di fanatismo e di paure. Andiamo avanti, insieme”.

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