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Matera diventa la seconda Capitale italiana del restauro

Matera diventa capitale del restauro. La città

Pubblicato:28-07-2015 09:05
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:28

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scuola restauro materaMatera diventa capitale del restauro. La città dei Sassi dal prossimo autunno ospiterà infatti la Scuola di alta formazione dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro. Si tratta di una vera e propria sede distaccata della prestigiosa struttura romana, la prima al Sud, che sarà allestita nel complesso di Santa Lucia Nova. Ai corsi per l’anno accademico 2015-2016 potranno accedere 20 allievi, selezionati tramite concorso pubblico, che avranno a disposizione circa 1.500 metri quadrati dell’ex Convento, oltre agli spazi della Soprintendenza, attrezzati con laboratori scientifici e atelier di restauro “altamente tecnologici”. La scelta è caduta su Matera, “di cui già si era colto il desiderio di affermare una sua forte presenza nel campo della conservazione”, come ha spiegato il direttore dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro, Gisella Capponi. Quella di Matera, ha aggiunto, “e’ la prima sede distaccata dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro, a cui si e’ pensato fin dal 2006. Valutando varie ipotesi, tra queste e’ stata scelta Matera, di cui già si era colto il desiderio di affermare una sua forte presenza nel campo della conservazione. Si tratta di una vera e propria sede distaccata del prestigioso istituto romano“.

Uno “straordinario obiettivo”, quello dell’apertura della Scuola, arrivato dopo un “lungo percorso”, iniziato nel 2006, che ha visto la collaborazione delle istituzioni coinvolte, dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, al Comune di Matera, passando per la Regione Basilicata. E proprio il Palazzo della Regione oggi ha ospitato la presentazione della Scuola, con gli interventi del governatore, Marcello Pittella, del capo di Gabinetto del Mibact, Giampaolo D’Andrea, e del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri.


Per il Primo cittadino,  si tratta di “un traguardo raggiunto con grande costanza, caparbietà, ma anche preveggenza”, perché risale al 1984 l’idea di “attivare iniziative legate alla conservazione del patrimonio culturale, soprattutto in un territorio scosso da terremoti”.

Questo progetto trasforma la Basilicata, secondo il suo Governatore Marcello Pittella, “nel centro del mondo”, attraverso il recupero di una “sorta di primogenitura, di centralità della cultura e della storia millenaria” che proietta questo territorio “verso i balcani e il Mediterraneo”.

La Regione Basilicata contribuirà alle spese di gestione della sezione distaccata dell’Iscr con un primo stanziamento di 100 mila euro. Capponi ha poi spiegato che il bando pubblico per il reclutamento degli allievi “è stato prorogato al 4 settembre e prevede 10 posti per ognuno dei due corsi. Le prove saranno effettuate a Roma sia per Matera che per l’Istituto romano dove quest’anno abbiamo messo a bando solo 5 posti per dare modo al personale dell’Istituto di essere presente per l’avvio delle attività a Matera”.

Venti posti su un totale di 25, ha scherzato D’Andrea, “vuol dire che è qui la sede più solida della Scuola”. Per il rappresentante del Mibact l’apertura della Scuola a Matera “è il risultato della capacità di collaborazione interistituzionale straordinaria. L’unica condizione è che la sua qualità venga mantenuta perché solo così è possibile conservare il brand che l’Istituto superiore porta con sé e che è riconosciuto in tutto il mondo”.

La presentazione è proseguita nel pomeriggio con una iniziativa a Matera nella sede di Palazzo Lanfranchi, Museo di arte medievale e moderna della Basilicata. Tra i presenti, per il Mibact il segretario regionale della Basilicata e soprintendente al Polo Museale della Basilicata, Marta Ragozzino, Gisella Capponi, Donatella Cavezzali, Giovanna De Palma, Carla D’Angelo e il sindaco De Ruggieri.

di Nicoletta Di Placido – Giornalista Professionista

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