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Giornale radio sociale, edizione del 28 maggio 2019

Giornale radio a cura di http://www.giornaleradiosociale.it/

Pubblicato:28-05-2019 08:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:19
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SOCIETA’ – L’amara verità. I morti nel Mediterraneo non sono due come dice il Viminale, ma 402 nei primi quattro mesi dell’anno. A sottolinearlo Medici per i diritti Umani: il rischio di perdere la vita cercando di raggiungere l’Europa, si è più che decuplicato dal 2017 ad oggi.

DIRITTI – Chi li ha visti? Sempre più invisibili sono i minori stranieri non accompagnati che giungono in Italia. Il servizio di Katia Caravello. 

ECONOMIA – Contro lo “sblocca niente”. Sindacati e associazioni manifestano a Roma, in Piazza Montecitorio, per scongiurare l’approvazione di una legge pericolosa come il decreto Sblocca cantieri. Secondo le sigle, il Governo mira a stravolgere il Codice degli appalti pubblici e riconsegnare il sistema nelle mani dei comitati d’affari, in un paese ad altissima possibilità di infiltrazione mafiosa.


INTERNAZIONALE – Imbavagliati. Due blogger della Mauritania, Cheikh Ould Jiddou e Abderrahmane Weddady sono in carcere da tre mesi l’accusa di diffamazione per aver denunciato alcuni illeciti finanziari del governo. Secondo Human Right Watch “un Paese che si considera democratico non dovrebbe imprigionare chi pubblica informazioni di pubblico interesse, anche se contestate o discutibili”.

CULTURA – Fuori dal buio. È il titolo del racconto breve scritto a più mani da un gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Siena coordinati dalla giornalista Cecilia Marzotti. Il testo è nato dall’idea di sperimentare per la prima volta in un carcere il metodo della scrittura industriale collettiva, ideato dai due narratori fiorentini Vanni Santoni e Gregorio Magini.

SPORT – Media, femminile plurale. Presentato questa mattina a Roma il manifesto promosso da Giulia-Giornaliste unite libere autonome e Uisp, che lancia alcune idee guida per una diversa informazione, che combatta pregiudizi e stereotipi legati al mondo dello sport. Sentiamo Manuela Claysset, del gruppo di lavoro che ha curato il testo. 

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