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Impeachment Mattarella, Bonaccini: “Pd batta un colpo”. Salvini? “Ha cercato un pretesto per votare”

"Mattarella è un gentiluomo, mi pare una cosa fuori dal mondo da contrastare in maniera determinata"

Pubblicato:28-05-2018 09:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:56
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BOLOGNA – Il Pd “batta un colpo” sull’attacco del Movimento 5 stelle nei confronti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo chiede il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. “Questa richiesta di impeachment se verrà confermata verso un galantuomo, verso un uomo della statura e del valore di Sergio Mattarella- dice Bonaccini- a me pare una cosa fuori dal mondo, da contrastare in maniera determinata“.

“E spero- aggiunge il presidente, stamane in Regione per il rapporto 2017 sull’agricoltura- che il Pd batta un colpo, perché a me pare proprio che noi adesso abbiamo il dovere non di essere quella parte che difende, ma di chiamare a raccolta buona parte della società italiana che credo abbia un’opinione ben precisa su quello che è accaduto”.

SALVINI HA FATTO SALTARE IL BANCO PER VOTARE

Stefano Bonaccini si dice molto preoccupato per lo scontro istituzionale in corso dopo il passo indietro di Giuseppe Conte e l’annuncio di una messa in stato d’accusa del presidente Sergio Mattarella da parte dei 5 stelle. Ma per il presidente dell’Emilia-Romagna chi ha voluto fare naufragare ancora prima del varo il Governo M5s-Lega ha un nome e un cognome precisi: Matteo Salvini. “Si è aperta una crisi istituzionale con ben pochi se non nessun precedente”, fa notare Bonaccini, interpellato stamane a margine della presentazione del rapporto 2017 sull’agricoltura emiliano-romagnola.


“Come uomo delle istituzioni prima ancora che come uomo di una parte politica mi preoccupa moltissimo. Ho molto apprezzato le parole del presidente Mattarella, che si è avvalso dei poteri che la Costituzione gli assegna, non altri. Se posso permettermi, io davvero ho l’impressione che Salvini abbia fatto di tutto per rompere. Perché credo abbia intenzione, per incassare dal suo punto di vista un risultato, di tornare al voto vedendo che i sondaggi lo danno in forte crescita”. Infatti, spiega Bonaccini, “non posso immaginare che fai saltare un Governo che chiami in maniera un po’ pomposa ‘del cambiamento’ soltanto perché il presidente della Repubblica come è accaduto tante altre volte nella storia di questo paese ti chiede, per le ragioni ad esempio di collocazione europea, di sostituire un ministro, non la compagine dei ministri. Se rifiuti di sostituirlo persino con personalità politiche molto robuste del tuo partito significa che forse stai cercando unicamente un pretesto per far saltare il banco“.

“SENZA EURO DANNI DRAMMATICI PER NOI”

“L’euro va difeso, perché uscire dall’euro, soprattutto per i risparmiatori e chi fa impresa, sarebbe un danno drammatico”, dice il governatore dell’Emilia-Romagna. “Con il nostro export e i turisti che arrivano cosa facciamo, tiriamo su i muri e ci facciamo la guerra a colpi di dazi?”, ha chiesto alla platea il presidente. Bonaccini ha citato anche un altro cavallo di battaglia della Lega, l’ipotesi di referendum per fare nascere la regione Romagna. “L’idea bizzarra di un referendum per separare l’Emilia dalla Romagna va contrastata non tanto da me- ha sottolineato- quanto da coloro che fanno impresa, producono e lavorano”. Stoccata anche al reddito di cittadinanza del Movimento 5 stelle: “Le persone hanno bisogno di lavorare, non di un assegno per stare sul divano”.

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