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A Bologna non esistono emergenze casa o nomadi. Le parole del prefetto Sodano

[caption id="attachment_5738" align="alignleft" width="300"] Bologna[/caption] Sotto le Due torri non c'è

Pubblicato:28-05-2015 13:25
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:21

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Bologna

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Sotto le Due torri non c’è nessuna emergenza abitativa. “Ridimensioniamo le cose”, afferma il prefetto di Bologna, Ennio Mario Sodano, che torna sul problema della casa e delle occupazioni in città questa mattina a margine di una conferenza stampa. “Voglio fare un invito a essere un po’ meno provinciali”, sferza Sodano. Per esempio, “ho sentito parlare di emergenza rom a Bologna: rammento che qui in tutto i campi accolgono 250 persone. Questa sarebbe l’emergenza che ci ha fatto mettere sullo stesso piano di Milano e Roma, che hanno decine di migliaia di rom”. Quindi, manda a dire il prefetto, “ridimensioniamo le cose”. Anche sul tema casa.

Sotto le Due torri “c’è un problema abitativo, che deriva anche dalla crisi e che non riguarda solo Bologna, ma è un problema generale e va affrontato con tutti gli strumenti possibili. Molto abbiamo fatto anche a livello locale- rivendica il prefetto- ricordo che c’è un protocollo che, anche se con grande fatica, forse sta dando qualche frutto: ci si sta lavorando”. Insomma, il problema della casa “è un fenomeno che va affrontato su più tavoli, sul piano della sicurezza e su quello dell’impegno degli enti. Ma confido che otterremo risultati”.

Sodano invita anche a non fare paralleli tra il problema casa e l’accoglienza dei migranti. “Le strutture per i profughi sono una questione diversa- rimarca il prefetto- sono strutture temporanee. Le strutture che abbiamo trovato per loro non sono idonee al problema abitativo, che riguarda le famiglie”.


Sodano, anche in questo caso, ci tiene a mandare un messaggio chiaro, che suona indirizzato sia ai cittadini sia alla politica. “Io spesso sento dire che diamo la casa agli stranieri e non agli italiani- afferma il prefetto- ma ricordo che la maggior parte dei rifugiati li ospitiamo in via Mattei (nell’ex Cpt-Cie, ndr), che non è una condizione ideale per gli italiani. E comunque è una soluzione transitoria. La semplificazione ‘a loro date casa e cibo’ è banale”, insiste dunque Sodano, perchè ai migranti viene garantita “un’assistenza temporanea che va data in attesa che vengano espletate le procedure. E’ una soluzione tampone, a cui siamo tenuti da accordi internazionali che ci vincolano. E quindi noi dobbiamo fornire assistenza ai richiedenti asilo”. Poi, una volta riconosciuta la condizione di rifugiato, “saranno nelle stesse condizioni degli altri. Per cui è una situazione assolutamente transitoria”, ribadisce il prefetto.

Infine, almeno per il momento, non si faranno requisizioni per risolvere il problema abitativo a Bologna. “Il tema delle requisizioni è una bufala- dice chiaro e tondo il prefetto- se ne parla a sproposito, anche da parte di chi dovrebbe avere un po’ di competenza in materia”.

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