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Arrestata la 17enne coinvolta nell’omicidio stradale di via Battistini a Roma: caccia a due uomini nei campi Rom

E’ stata arrestata questa mattina dagli agenti della Polizia

Pubblicato:28-05-2015 13:25
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:21

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poliziaE’ stata arrestata questa mattina dagli agenti della Polizia di Stato la 17enne fermata ieri sera a seguito della fuga e del conseguente investimento che ha causato la morte di una persona e il ferimento di altre 8. H.M., queste le sue iniziali, dovrà rispondere del reato di concorso in omicidio volontario.

“Li andremo a prendere ovunque si trovino, li cattureremo e pagheranno fino in fondo- ha affermato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano rispondono ai giornalisti sul caso dell’auto pirata a Roma- Negli ultimi 12 mesi gli incidenti mortali sono diminuiti del 7%. Non sono solo stranieri. Noi abbiamo una statistica sull’incidenza degli omicidi stradali di chi guida in determinate condizioni, non del Paese d’origine. Nel momento in cui troveremo delle irregolarita’ legate al permesso di soggiorno dei due ricercati faremo tutto quello che la legge prevede con la massima severita’”.

Intanto è caccia ai due uomini che erano sull’auto insieme alla 17enne fermata. I due, di etnia rom, sono ricercati dalle forze dell’ordine.


“La morte di una donna, il ferimento di altre otto persone- ha commentato il sindaco di Roma, Ignazio Marino– siamo davanti a una terribile disgrazia umana e di tutta la città, a un omicidio volontario che va perseguito con la massima inflessibilità, visto che gli investitori hanno accelerato invece di frenare davanti a chi attraversava la strada. Un crimine gravissimo che interroga tutta la comunità cittadina. Il mio primo sentimento è di essere vicino alla famiglia della vittima, Perez Corazon Abordo, e dei feriti: tutti romani, anche se in tasca hanno il passaporto filippino, francese o moldavo. Persone comuni che rientravano da una giornata di lavoro in un quartiere della nostra città, dove italiani e stranieri vivono fianco a fianco in pace. La seconda reazione è quella di chiedere che sia fatta giustizia, in maniera rapida e severa. Il Campidoglio si costituirà parte civile contro gli imputati, quando saranno assicurati alla giustizia”.

“La nostra giunta- prosegue- è impegnata da due anni a costruire una città più giusta dove la legalità sia un valore prioritario. Su questa battaglia sono stato tra i più intransigenti e non riconoscerlo credo sia non solo ingeneroso ma lontano dalla realtà dei fatti. La gravissima vicenda di ieri notte dimostra ancora una volta che l’impegno per la legalità va proseguito e non indebolito nella polemica politica”.

Ed ancora: “Questo crimine ha giustamente sconvolto la città: ciascuno di noi poteva essere sulle strisce pedonali, ciascuno poteva essere investito, chi ha ucciso, un criminale, poteva essere di ogni etnia o nazionalità. Il sentimento di vicinanza e di orrore è giusto e comprensibile. Ora però qualcuno sta cercando di trasformare questa tragedia, ancora più terribile se, come sembra, a commettere l’omicidio sono stati dei minorenni, in una speculazione politica. Lo fa Matteo Salvini e lo fanno i suoi imitatori romani. Volontariamente accendono odio che rischia di produrre altra violenza, sperando così di avere qualche tornaconto elettorale. Gettare benzina sul fuoco- aggiunge- non è un errore politico, è un vero e proprio delitto, imperdonabile per chi ha responsabilità politiche nazionali o locali. Roma non vuole essere trascinata in queste basse strumentalizzazioni elettorali- dice ancora Marino- Il mio appello alla città è di evitare trappole: occorre vicinanza alle vittime, severità per i colpevoli rifuggendo da odi e paure che qualcuno tenta di suscitare. E’ una sfida, civile e culturale, che la città è in grado di vincere”.

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