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Depositi nucleari, in arrivo la carta; Nell’uovo di Pasqua satellite cinese ma non rischi; Rifiuti, cresce la raccolta di Raee + 5% nel 2017

Edizione del 28 marzo 2018

Pubblicato:28-03-2018 12:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:41
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RIECCO PARTITA DEPOSITO NUCLEARE, IN ARRIVO CARTA

Tra una legislatura appena conclusa e una appena iniziata si riapre la partita del deposito nucleare di superficie, quello che dovrà accogliere gli scarti delle centrali atomiche chiuse dopo il referendum del 1987 e i rifiuti radioattivi prodotti – ogni giorno – da ospedali e industrie, oggi conservati in modo non idoneo. La carta delle aree potenzialmente idonee ad ospitare l’infrastruttura sarà pubblicata ‘assolutamente’ prima di lasciare il ministero, garantisce il titolare uscente dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ‘non è un atto discrezionale del Governo’, spiega, ma ‘il termine di un lungo processo tecnico’ che giunge con un ‘enorme ritardo’. La carta indica solo le aree ‘potenzialmente’ idonee, ma subito è scattata la protesta di Sardegna e Basilicata che si dicono indisponibili ad ospitarlo. Nette critiche anche dal Movimento 5 stelle. Una volta pubblicata la carta, la palla passerà al prossimo governo.

NELL’UOVO DI PASQUA SATELLITE CINESE MA NO RISCHI

Una domenica di Pasqua con la sorpresa che arriva dal cielo, un pesce d’aprile cosmico, cadendo la festività giusto il primo del mese. Alle 10:25 ora di Greenwich di domenica primo aprile è infatti previsto il rientro sulla terra della stazione spaziale cinese Tiangong-1. In base alle stime l’Italia dovrebbe rimanere estranea all’impatto: c’è solo lo 0,2% delle possibilità che lo Stivale venga colpito con una maggiore attenzione nella zona tra l’Emilia Romagna e Lampedusa. Tiangong-1, lanciata il 29 settembre 2011 su un’orbita circolare da oltre due anni sta perdendo progressivamente quota. La stazione spaziale ha una dimensione complessiva di poco più di 10 metri, pesa 8.500 kg e orbita intorno alla Terra ad una velocità di 7,5 km/secondo. Protezione Civile e Agenzia spaziale italiana stanno monitorando la situazione, le probabilità di essere fisicamente colpiti dai frammenti sono minime: ‘è piu’ probabile essere colpiti due volte da un fulmine all’interno dello stesso anno’, spiega Angelo Borrelli, capo della Protezione civile.


‘GIALLO DISCHETTTI’, ARRIVANO DA DEPURATORE SELE

Risolto il mistero dell’inquinamento da dischetti di materiale plastico che hanno invaso tratti costieri del Mar Tirreno Centrale, con picchi all’Isola di Ischia, sul litorale campano e su quello laziale tra Fiumicino ed Anzio. Si tratta – come già si sospettava – dei filtri fuoriusciti da un depuratore nei pressi della foce del Sele, nel golfo di Salerno. Si tratta di ‘filtri a biomassa adesa’ utilizzati per la depurazione delle acque reflue, ha scoperto la Guardia Costiera: sono fuoriusciti a causa di un cedimento strutturale di una vasca dell’impianto, si sono riversati nel fiume Sele per poi confluire nel Mar Tirreno. Per effetto delle correnti si sono distribuiti lungo le coste della Campania e del Lazio, fino a raggiungere il litorale meridionale della Toscana. Intanto i volontari della campagna Clean Sea Life stanno raccogliendo migliaia e migliaia di dischetti lungo le coste interessate.

188 PAESI, NUOVO RECORD PARTECIPAZIONE EARTH HOUR

L’edizione di Earth Hour 2018 ha registrato un nuovo record di partecipazione: ben 188 tra paesi e territori in cui individui, aziende e organizzazioni si sono mobilitati per chiedere impegni concreti sulla perdita della natura, dopo che 550 scienziati hanno lanciato l’allarme sul ‘pericoloso declino’ della biodiversità globale. Il Wwf in una nota fa il bilancio dell’ultima edizione dell’iniziativa salva-clima. Quasi 18.000 tra monumenti e simboli hanno spento le proprie luci mentre nel mondo sono stati generati oltre 3,5 miliardi di messaggi sui social network e sul web. L’hashtag #Earth Hour è stato trend topic in 33 paesi.

RIFIUTI, CRESCE LA RACCOLTA DI RAEE, +5% NEL 2017

Cresce la raccolta differenziata delle apparecchiature elettriche ed elettroniche: +5% nel 2017 sull’anno precedente. Lo certifica il ‘Rapporto annuale 2017 sul sistema di ritiro e trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia’ a cura del centro di coordinamento Raee. Il rapporto 2017 segnala un andamento della raccolta positivo in tutto il Paese, nonostante permangano differenze evidenti tra le aree territoriali. Nord e Centro rafforzano ulteriormente il dato di crescita e le zone del Sud Italia, in cui si registra ancora una pesante fase di ritardo, mostrano un buon incremento della raccolta che dovrà essere potenziato nel prossimo futuro. Stessa cosa nella raccolta pro capite, in crescita in tutta Italia. “Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti nella raccolta di Raee 2017, grazie all’impegno dei sistemi collettivi e di tutti i gestori della raccolta, siano essi Comuni, aziende della gestione rifiuti oppure distributori e installatori di apparecchiature elettriche e elettroniche”, commenta Giancarlo Dezio, presidente del centro di coordinamento Raee.

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