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Reddito di cittadinanza, le Regioni contro il Governo: “Non vuole l’accordo, modifiche o sarà il caos”

"Da parte del Governo è una chiusura, non si vuole trovare un accordo". Così il vice coordinatore della commissione Lavoro della Conferenza delle regioni, Claudio Di Berardino

Pubblicato:28-02-2019 11:05
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:10

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ROMA – “Da parte del Governo è una chiusura, non si vuole trovare un accordo”. Così il vice coordinatore della commissione Lavoro della Conferenza delle regioni, Claudio Di Berardino, commenta la modifica inserita nel decretone per cui non viene più richiesta una intesa con le regioni sulla gestione del reddito di cittadinanza ma solo un parere.

“Le regioni hanno cercato un’intesa con il Ministero- ricorda l’assessore della Regione Lazio- abbiamo sollecitato un accordo per salvaguardare il ruolo e le funzioni delle regioni che hanno responsabilità sui centri per l’impiego e sulle politiche attive. Per questo abbiamo chiesto un’intesa poi tutto si è interrotto e con un emendamento hanno sostituito la parola ‘intesa’ che chiedevamo con un parere. È chiaro che questa è una chiusura, questo è profondamente sbagliato da parte del governo di fronte alla disponibilità delle Regioni di metterci la faccia, perché vanno date risposte alle persone che hanno bisogno e non comprendiamo l’atteggiamento del governo. Se non ci saranno modifiche al decreto sarà caos nei centri per l’impiego”, avverte Di Bernardino.


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