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Clima pazzo, mandorli già in fiore per i giorni della ‘merla’

Il mese di gennaio è stato caldo, con temperature massime ben al sopra della media

Pubblicato:28-01-2018 14:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:24
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ROMA – I mandorli cominciano addirittura a fiorire ma tutte le coltivazioni sono in grande anticipo per un mese di gennaio caldo e siccitoso che smentisce i proverbi anche nei giorni della merla e conferma la tendenza ai cambiamenti climatici. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti che sottolinea come a gennaio le temperature massime siano ben al sopra della media mentre le precipitazioni sono ridotte del 12% secondo le elaborazioni su dati Ucea relativi ai primi venti giorni del mese.

Secondo la leggenda- riferisce la Coldiretti- negli ultimi giorni di gennaio si registrano le temperature invernali piu’ basse, tanto che perfino la merla, che un tempo aveva il piumaggio bianco, per riscaldarsi andò a ripararsi in un camino e il suo manto divenne grigio per la fuliggine. Con la natura sconvolta, a preoccupare- sottolinea la Coldiretti- ora è il possibile prossimo ed improvviso abbassamento della temperatura sulle piante in fiore con effetti disastrosi sulla raccolta dei frutti primaverile ed estiva.

I cambiamenti del clima smentiscono dunque anche le tradizioni piu’ consolidate dopo un anno che si è classificato in Italia come il sesto più caldo della storia con una temperatura superiore di 1,16 gradi la media di riferimento, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr. Ma lo scorso anno e stato soprattutto in Italia quello più secco di sempre con la caduta del 31% di acqua in meno della media che ha provocato la più grave siccità da 217 anni con drammatici effetti sull’agricoltura ma anche rischi per gli usi civili ed industriali. Non si tratta pero’ di un caso isolato ma siamo di fronte- sostiene la Coldiretti- agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro.


Si moltiplicano gli eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo. Siccità e bombe d’acqua con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche nevicate estreme e picchi di calore anomali si alternano lungo l’anno e lungo tutta la Penisola.

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