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Cna: Governo riduca prelievo fiscale alle piccole medie imprese

In 72 ore il presidente di Cna Silvestrini ha incontrato sia Salvini che Di Maio: "Abbiamo posto molti problemi ma soprattutto abbiamo dato molti suggerimenti e molte proposte"

Pubblicato:27-11-2018 12:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:50
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ROMA – “Abbiamo posto molti problemi. Soprattutto abbiamo dato molti suggerimenti e molte proposte, a cominciare per esempio da una necessaria riduzione del prelievo fiscale, iniziando dall’Imu. Complessivamente, da una riduzione del prelievo fiscale sul mondo dell’artigianato e delle piccole imprese“. Così il segretario generale della Cna nazionale, Sergio Silvestrini, a margine del convegno “Imprese e politica” tenutosi ieri sera a Trieste, racconta l’incontro della scorsa settimana con gli esponenti del governo.

In 72 ore infatti ha incontrato Matteo Salvini all’Assemblea nazionale della Cna a Milano, e Luigi Di Maio a Roma nella sede di Piazza Armellini. “Abbiamo dato atto di una volontà che speriamo si possa concretizzare quanto prima in una risposta complessiva alle esigenze che abbiamo posto- continua Silvestrini- abbiamo apprezzato parimenti la riconferma di alcuni incentivi dell’ecobonus delle ristrutturazioni, della legge Sabattini, e blocco dell’aumento dell’Iva. Un atteggiamento articolato che però è necessario ravvivare, nel senso che bisogna che il nostro paese faccia molti più investimenti. Se vogliamo anche avere qualche remora nel debito pubblico, bisogna che la superiamo solamente facendo investimenti- continua il segretario- e accrescendo il prodotto interno lordo. Questo lo facciamo solamente dando aiuto alle nostre imprese, soprattutto alle piccole imprese che devono sentirsi intorno sicurezza e la capacità di una pubblica amministrazione di essere con loro nei momenti di difficoltà”.


Lunedì 3 dicembre la Cna sarà a Torino, insieme ad altre grandi associazioni delle imprese, alla manifestazione “Sì-Tav”, spiega Silvestrini: “Noi diciamo ‘sì’ alle infrastrutture, grandi certamente, ma anche e soprattutto alle piccole infrastrutture. A quelle che servono a ricucire un territorio spesso in difficoltà, a infrastrutture che servono a connettere diversamente i piccoli distretti industriali”. E continua: “Noi siamo la parte che pensa che attraverso la infrastrutturazione di questo Paese, piccolo e grande, il Paese possa ricominciare ad avere quel ritmo di crescita che è necessario“.

Giocare con l’aumento del debito, precisa il segretario, ha senso solamente scommettendo sull’aumento della crescita economica. Scommessa nella quale le infrastrutture sono la carta vincente. “Facendo le infrastrutture- continua Silvestrini- quelle piccole in modo particolare, diffuse in tutto il territorio nazional, da nord a sud, forse riusciamo in questa impresa. Per questo manifestiamo, civilmente come sempre, assieme a tante altre organizzazioni- conclude- per dire ‘sì’ a una grande infrastruttura come la Tav, ma ‘sì’ anche a mille piccole infrastrutture su tutto il territorio nazionale”.

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