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Saeco? Nessuno entra al lavoro, la protesta contro i 243 esuberi

BOLOGNA - "Oggi in Seaco non si entra": all'indomani dell'annuncio choc dei 243 esuberi dichiarati dalla Philips, i

Pubblicato:27-11-2015 14:16
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:38

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BOLOGNA – “Oggi in Seaco non si entra“: all’indomani dell’annuncio choc dei 243 esuberi dichiarati dalla Philips, i lavoratori oggi hanno risposto incrociando le braccia. “Un’adesione altissima”, riferisce Marino Mazzini, segretario della Fim-Cisl; “Sono tutti fuori e ci resteranno”, garantisce Stefano Zoli, della Fiom. E non è che l’inizio: lunedì si ricomincia con un altro sciopero. E intanto già circola la proposta di una mezza giornata di chiusura delle attività commerciali della zona per andare a manifestare davanti allo stabilimento Saeco.

saeco3Di fronte alla fabbrica questa mattina intanto è stata improvvisata, nel freddo pungente, una assemblea in cui è stato riferito e spiegato quanto annunciato dall’azienda. Philips non ha aperto una procedura di mobilità, ma “è una multinazionale e sappiamo come si muovono: lasciamo pochi margini di trattativa“, avverte Zoli.

saecoDi certo per tutti, a partire da Fiom e Fim, quel surplus di personale è “inaccettabile“. Per cui si comincia a mettere in conto anche un lungo braccio di ferro: “Lunedì c’è di nuovo sciopero, poi vedremo e valuteremo”, spiega Mazzini. “Decideremo giorno per giorno“, conferma Zoli. Insomma, non vanno escluse anche le azioni a sorpresa. Del resto, aggiunge il funzionario Fiom, tutta “la situazione è molto complessa: l’impatto è stato molto choccante, si mette in discussione un posto di lavoro su due, tanto più in una realtà, l’alta valle del Reno, che è la zona più colpita dalla crisi”; e a due passi dalla Saeco ci sono la storica Demm (200 addetti) in amministrazione straordinaria e le ‘fatiche’ delle Terme di Porretta, solo per citare due esempi.


saeco4Intanto, il consigliere regionale di Sel Igor Taruffi annuncia che “questa mattina dall’assessorato alle Attività produttive della Regione mi hanno confermato che nel pomeriggio del 2 dicembre azienda, sindacati e istituzioni locali (Comune di Gaggio Montano e Città metropolitana), saranno convocate in Regione per discutere della crisi”. E’ già partita anche l’interrogazione di Sel al Governo sulla crisi della Saeco. E ai lavoratori che sui social lanciano sos per il loro destino a rischio, la Fim promette: “Siamo stati e saremo sempre con voi. Non gli permetteremo di far ricadere le loro colpe sui lavoratori”.

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