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Bankitalia, Fortuna (Unicusano): “Conferma Visco epilogo annunciato”

'Non era un evento così rilevante la sua sostituzione, o la conferma, per il nostro sistema economico, per la stabilità dei mercati'

Pubblicato:27-10-2017 11:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:50

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ROMA – La conferma di Ignazio Visco alla guida di Bankitalia “è stato un epilogo annunciato“. Ad affermarlo Fabio fortuna, Magnifico Rettore dell’Università Niccolò Cusano, intervenuto a Radio Cusano Campus.

“È un epilogo annunciato- ribadisce- E comunque, qualsiasi fosse stata la conclusione, le ripercussioni non sarebbero state differenti. Non era un evento così rilevante la sua sostituzione, o la conferma, per il nostro sistema economico, per la stabilità dei mercati”.

BCE. FORTUNA (UNICUSANO): RIDUZIONE QE CONNESSA ALLA RIPRESA

“Il Quantitative easing continuerà, anche se dimezzato, perche gli acquisti dei titoli verranno effettuati per 30 miliardi a partire dal primo gennaio 2018 e si protrarranno fino al 30 settembre del 2018″. Lo ha detto Fabio Fortuna, rettore dell’università Niccolò Cusano, intervenuto a Radio Cusano Campus.


“Draghi ha aggiunto che il Quantitative easing non si interromperà fino a quando sarà necessario, quindi non è detto che questo possa avvenire a settembre 2018, non è sicuro. Addirittura potrebbe vedere aumentata la sua consistenza, ma questo non ce lo auguriamo. La riduzione si connette alla ripresa, che si sta sempre più incrementando in Europa, quindi la necessità di immettere liquidità nei mercati è diminuita ma non è cessata, perché il livello di inflazione non è ancora stato raggiunto. Draghi ha detto che l’inflazione è intorno all’1,5% e tale si attende per il 2017, e poi dovrebbe scendere all’1,2% per il 2018 e risalire al 1,5% nel 2019″.

Per quanto riguarda le prospettive future, “per due anni l’inflazione non andrà verso il 2%“. Per questo “c’è cautela. Potrebbe aumentare se l’inflazione non darà significativi segnali di incremento e avvicinamento al 2%. Questo il messaggio che ci ha dato la Bce”.

Quindi, “continua il QE, gli acquisti per 30 miliardi euro mensili, perche il livello di inflazione è lontano dal 2%, anche se la crescita è più robusta, aumentano i crediti concessi a imprese e famiglie”.

 

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