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A Bologna corse in moto in ospedale per i bimbi ricoverati|VIDEO

Una grande sorpresa per i piccoli pazienti del Policlinico del Sant'Orsola

Pubblicato:27-09-2018 10:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:36
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BOLOGNA – A tutto gas tra i corridoi dell’ospedale su una moto (elettrica). Una di quelle scene che non si vedono tutti i giorni, specialmente se a cavalcarle sono i piccoli pazienti del Policlinico del Sant’Orsola, a Bologna. Un pomeriggio diverso dal solito per loro, che grazie all’iniziativa “Motorsmile“, promossa dall’associazione sportiva dilettantistica Trt crew in collaborazione con la Fondazione Marco Simoncelli, hanno potuto trascorrere un pomeriggio spensierato, sfrecciando avanti e indietro nel padiglione del Pronto soccorso pediatrico in sella a una vera e propria moto da corsa, guidati dai piloti Davide e Michele.

Un’idea, quella delle ‘corse’ in reparto, nata dall’incontro con l’associazione e Kate Fretti della Fondazione Marco Simoncelli a un evento a Pavullo nel Frignano. “Siamo venuti qua questa primavera ma solo davanti al Policlinico, e abbiamo pensato: ma perchè non cercare delle moto elettriche ed entrare dentro i reparti?– racconta Alessandro Ligabue dell’associazione Trt crew- abbiamo avuto la fortuna di incontrare un’azienda di Modena, Officine elettriche, che ci ha dato in comodato d’uso gratuito queste moto, che equivalgono a un 1000 di cilindrata. Non inquinano, non fanno rumore, non sporcano, quindi possono entrare tranquillamente dentro un reparto come abbiamo fatto oggi”. E la speranza è che “qualcuno ci copi” soprattutto per “fare contenti i bambini”.

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“Io pensavo a delle minimoto, quelle cose piccole… quando ho visto queste elettriche che fanno da zero a 100 in quattro secondi ho pensato: ma siamo sicuri?- scherza Fretti- quando un bambino è costretto a passare le giornate in ospedale avere un momento di sollievo, di respiro e passare qualche ora a divertirsi magari gli fa bene. Chi si sente meglio sale con loro (i piloti, ndr) e fa un giro, simbolico, all’interno perchè non possono uscire in giardino. Chi invece non può deve accontentarsi di noi che gli portiamo qualche regalo a letto”.


Ma come è stato possibile mettere in piedi un evento simile? “Sembra una cosa semplice ma non è semplice- spiega Marcello Lanari, direttore Pediatria d’urgenza del Policlinico- vanno messe in atto tutte le strategie di sicurezza: allerta dei pazienti e dei genitori, normative che vanno rispettate ovviamente al 100%”. C’era “un gran desiderio di farlo, perchè riteniamo tutti che sia una cosa bellissima da realizzare per un pomeriggio diverso per questi bambini”.

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