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Twitter raddoppia, tweet più lunghi con 280 caratteri

Ad avere maggiori problemi di sintesi sono gli occidentali

Pubblicato:27-09-2017 11:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:43

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ROMA – Twitter raddoppia e mette momentaneamente da parte i 140 caratteri finora a disposizione. Il motivo? Lo stress. Sembrerebbe infatti che nei paesi occidentali, il dover essere coincisi sia una delle principali cause di frustrazione per gli utenti. La piattaforma di microblogging sta perciò testando, con un piccolo gruppo di utenti, tweet da ben 280 caratteri.

Non si tratta della tanto chiacchierata Tweet Storm, che avrebbe diviso il messaggio postato in più tweet collegati, ma di un vero e proprio allungamento dello spazio dedicato alla scrittura.

“È un piccolo cambiamento, ma una grande mossa per noi – ha scritto il fondatore e Ceo Jack Dorsey -. 140 caratteri era una scelta basata sul limite dei 160 caratteri degli sms. Siamo felici di come il nostro team abbia risolto un problema che a volte gli utenti hanno nel twittare. Al tempo stesso mantenendo brevità, velocità ed essenza del nostro servizio”.


I pareri degli utenti

I tweet più lunghi sono richiesti dalla notte dei tempi. Fin dal 2006, anno in cui è nato Twitter, molti utenti hanno riscontrato delle difficoltà nello scrivere tweet riguardanti temi impegnati. Una buona parte degli utenti sarà, quindi, contenta e riprenderà ad utilizzare un social che, negli ultimi anni, ha perso di fronte a “top player” quali Instagram e Facebook.

Altri, i nostalgici, si stanno già lamentando. #Twitter280 è diventato subito trending topic nella piattaforma di microblogging. Leggendo i tweet taggati, parte di utenti si sta esprimendo in maniera negativa, rivendicando il proprio essere allenati alla sintesi richiesta in origine. Più di ogni cosa, però, gli utenti stanno chiedendo che venga aggiunta la modifica dei tweet, un altro tasto dolente per Twitter.

Test escludono l’Oriente

Il test dei 280 caratteri verrà eseguito per un numero non specificato di settimane in tutte le lingue tranne cinese, giapponese e coreano. Dalle statistiche effettuate, in Oriente, infatti, riescono più facilmente a mantenersi entro i 140 caratteri. Questo perché, nelle tre lingue citate, è possibile esprimere più concetti con meno caratteri. Nello specifico, secondo quanto osservato da Twitter è solo lo 0,4% degli orientali che ogni giorno raggiunge il limite dei 140 caratteri, contro il 9% di chi scrive in inglese e che ha più difficoltà ad essere sintetico. Adesso, Twitter soddisferà le necessità di tutti. Per conoscere la data ufficiale di lancio, però, bisognerà attendere ancora un po’.

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