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Far West Italia, Civati lancia l’allarme: “Sette casi di spari contro migranti in un mese”

"C'è uno sdoganamento totale del possesso di pistole e fucili, sull'onda della riforma della legittima difesa. Siamo già al Far West "

Pubblicato:27-07-2018 12:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:25
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ROMA – “Prima spararono a una bimba rom, ma stavano solo provando la pistola. Poi a un operaio di Capo Verde, ma volevano sparare a un piccione. Prima del ‘ma’ c’è sempre una persona ferita gravemente e senza alcuna ragione. Sto con Mattarella, fermiamo la barbarie. Proprio questa mattina, infatti c’è stato un altro ferito per un’arma da fuoco. E ancora una volta è stato colpito un migrante. Quel che è accaduto a Cassola, nel vicentino, conferma quanto stiamo sostenendo da tempo con la campagna ‘Addio alle armi’: c’è uno sdoganamento totale del possesso di pistole e fucili, sull’onda della riforma della legittima difesa e di una campagna elettorale in cui era costante il riferimento alle armi. Qualcuno avvisi il ministro Salvini che siamo già al Far West “. Lo dichiara Giuseppe Civati, fondatore di Possibile.

“Oltre al tragico caso della bimba rom ferita a Roma e questo di Cassola – aggiunge Civati – nell’ultimo mese ci sono stati almeno cinque casi di proiettili, anche se solo ad aria compressa, esplosi verso migranti e richiedenti asilo. Bisogna contrastare la terribile congiuntura di razzismo e diffusione di armi”.

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