NEWS:

Atac, Raggi esulta: “Tribunale ha valutato positivamente il nostro lavoro”

Il presidente Atac Simioni: "Abbiamo costruito un Piano Industriale credibile in grado di consentire il risanamento e rilancio della società"

Pubblicato:27-07-2018 11:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:25
Autore:

sciopero trasporti
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “#SalviamoAtac Il Tribunale fallimentare di Roma ha ammesso la società al concordato preventivo che abbiamo presentato. Un passo decisivo verso il risanamento e il rilancio dei trasporti a Roma. È una vittoria dei cittadini: Atac resterà in mano pubblica. Insieme cambiamo @Roma”. Lo annuncia su twitter il sindaco di Roma Virginia Raggi.

ATAC, AZIENDA: DA TRIBUNALE FALLIMENTARE VALUTAZIONE POSITIVA NOSTRO LAVORO

“Il Tribunale fallimentare di Roma ha emesso in data odierna il Decreto di ammissione di Atac al concordato in continuità. Il Collegio, anche facendo seguito al positivo parere espresso dalla Procura, ha valutato positivamente il lavoro effettuato dalla Società, concretizzatosi nel Piano industriale depositato a gennaio 2018 e nella proposta Concordataria, tesa a garantire la migliore soddisfazione possibile dei creditori, in discontinuità rispetto al passato e nel pieno rispetto delle regole”. Così Atac in una nota.

ATAC. SIMIONI: ORA RISANAMENTO E RILANCIO, INTRAPRESA STRADA GIUSTA

“Sono molto soddisfatto. Quando sono arrivato a agosto 2017 l’azienda non riusciva più a pagare gli stipendi, i fornitori non rispondevano al telefono ed erano arrivati i primi pignoramenti dei conti correnti. Abbiamo subito preso atto della gravità della crisi e ci siamo messi immediatamente al lavoro. Grazie all’impegno di Atac e dei consulenti legali e finanziari siamo riusciti a costruire un Piano Industriale credibile che, come oggi viene sancito dal Tribunale, e’ in grado di garantire la migliore soddisfazione dei creditori e consentire il risanamento e rilancio della società”. Così il presidente di Atac Paolo Simioni.


Simioni continua: “È stato un lavoro intensissimo, di una complessità unica per le tematiche affrontate e le eccezionali dimensioni dell’impresa. Oggi Atac è un’azienda che paga regolarmente gli stipendi a oltre 11.000 dipendenti, versa i contributi, paga i fornitori a trenta giorni, effettua importanti investimenti in autofinanziamento, il tutto in attuazione del Piano industriale depositato a gennaio. La società ha migliorato sensibilmente tutti gli indicatori finanziari e economici“.

Con il decreto di ammissione, spiega ancora Simioni, “il Tribunale e la Procura riconoscono all’azienda che la strada che abbiamo intrapreso a settembre era quella giusta: si e’ trattato di una scelta non facile, ma che abbiamo preso con coraggio e portata avanti con ferma determinazione. Non e’ stato sempre facile tenere dritta la barra. Le criticità sono state molte, ma non abbiamo mai perso di vista l’obiettivo: ripagare il debito attraverso la continuità aziendale e risanare Atac, nel rispetto delle regole, insieme ai nostri dipendenti e fornitori. La strada ora e’ segnata, a fine anno ci aspetta l’assemblea dei creditori”.

Ora, conclude il presidente di Atac, “siamo fiduciosi che il Piano e la Proposta concordataria consentiranno a tutti i creditori di valutare positivamente la nostra proposta, forti del positivo riconoscimento del Tribunale, della consistenza dei flussi che garantiremo loro, della nuova solidità che stiamo dimostrando giorno per giorno”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it