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Roma, bufera su Stefàno (M5S). Dg di Atac: “Ha chiesto solo promozioni, non di cacciare dirigenti”

ROMA - Duro botta e risposta

Pubblicato:27-07-2017 18:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:34

sciopero mezzi
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ROMA – Duro botta e risposta tra il dg di Atac Bruno Rota e il presidente della commissione mobilità del Campidoglio, il pentastellato Enrico Stefàno. A scatenare le polemiche l’intervista rilasciata dal nuovo direttore generale della municipalizzata dei trasporti della capitale al Corriere della Sera, nella quale Atac veniva descritta come un’azienda sull’orlo del collasso, con oltre due miliardi e mezzo di debiti.

Immediata la reazione della maggioranza grillina che, attraverso un post facebook del consigliere Stefàno, invitava il nuovo dg- selezionato dalla giunta Raggi attraverso procedura ad evidenza pubblica- ad iniziare “a dare dei segnali, ad esempio rimuovendo i dirigenti responsabili di questo disastro o quelli completamente inutili, o avviando le procedure per rendere più moderno ed efficiente il sistema di bigliettazione e aumentare così la liquidità di cui l’azienda ha tremendamente bisogno”.


Secondo il capogruppo della commissione mobilità, Rota dispone di “carta bianca per risanare l’azienda e prendere le decisioni più giuste” ed il Movimento 5 Stelle gli ha sempre garantito “il massimo sostegno”. Quindi, conclude Stefàno nel suo post, Rota ha “una occasione unica per agire, che ci domandiamo se voglia cogliere o meno”.

Passano pochi minuti e, in maniera alquanto inconsueta, tra i commenti in risposta al post di Stefàno ne appare uno durissimo scritto dal profilo di Bruno Rota che, al momento, non smentisce.

“So del vivo interesse del consigliere Stefano alle soluzioni della società Conduent Italia che si occupa di bigliettazione e che mi ha invitato ad incontrare più volte- scrive Rota- Più che di dirigenti da cacciare, lui e non solo lui, mi hanno parlato di giovani da promuovere. Velocemente. Nomi noti. Sempre i soliti. Suggerisco a Stefano, nel suo interesse, di lasciarmi in pace e di rispettare chi ha lavorato. Onestamente. Sempre i soliti”.

Un attacco violento, a cui è seguita una immediata tempesta, con le opposizioni che hanno subito invocato le dimissioni di Stefàno e richiesto l’apertura di un fascicolo in procura sulle dichiarazioni del direttore generale di Atac.

di Michele Bollino

 

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