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Andrea Tiso (Confeuro): “L’agricoltura può essere volano per lo sviluppo del Sud”

L'intervista al presidente nazionale della Confederazione degli Agricoltori europei e del mondo

Pubblicato:27-06-2018 09:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:18
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ROMA – Il Sud Italia “potrebbe essere trainato dallo sviluppo agricolo. L’agricoltura potrebbe davvero essere un volano per lo sviluppo del Meridione. In questo modo potremmo risolvere tanti problemi”. Lo dice Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori europei e del mondo. “Un’organizzazione di produttori– sottolinea Tiso, intervistato dalla Dire- potrebbe essere la soluzione per incentivare l’aggregazione di piccole imprese, anche se si tratta di un’operazione difficile culturalmente”. Poi servono anche “un’azione politica forte e grandi incentivi economici”. In questo modo “potremmo tutelare alcune produzioni agricole specifiche del Sud, come olio d’oliva, grano duro, pomodoro”. Ci sono produzioni che, “se ben tutelate tramite le organizzazioni comuni di mercato, potrebbero risolvere molti problemi del Meridione. Soprattutto dovremmo cercare di far diventare l’imprenditore agricolo come un soggetto vincente. Oggi il giovane ha bisogno di un’icona, una persona a cui fare riferimento. Bisogna cambiare l’idea del ‘produttore agricolo’, l’obiettivo e’ renderlo attraente ai giovani”. In questo modo, conclude, “potremmo aiutare molti giovani a trovare speranza, iniziativa, voglia”.

 

“CENTINAIO FACCIA CAMBI AUSPICATI, RIPENSARE PAC” 

Il nuovo ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, “faccia i cambiamenti tanto auspicati dal settore agroalimentare”. Lo chiede il presidente Confeuro che augura buon lavoro al nuovo titolare del dicastero di via XX Settembre in vista di una discussione tanto attesa da tutta la filiera: la battaglia per la futura Pac (Politica agricola comune).  “E’ un periodo storico difficile- spiega Tiso alla Dire- il ‘cambiamento’ e’ la bandiera del nuovo governo, un cambiamento che sicuramente puo’ arrivare dal settore agricolo”. Riuscirci puo’ essere semplice, “basta mettere l’agricoltura al centro dell’agenda politica, visto che per tanti anni e’ stata dimenticata dai governi precedenti”, precisa il presidente Confeuro. Decisiva sara’ la battaglia sulla Pac “che finora non ha funzionato”. Il taglio dei fondi europei all’orizzonte, continua Tiso, “e’ un fatto sicuramente da censurare, da parte dell’Ue e’ un atteggiamento sbagliato. L’impegno finanziario nei confronti della Pac e’ importante, ma altrettanto lo sono i risultati che si ottengono attraverso questo strumento. Se finora non siamo stati in grado di attuare correttamente la Pac e’ perche’ era stata scritta male”. Nell’ultimo periodo questo strumento “ha fondamentalmente avvantaggiato le multinazionali a discapito delle Pmi e dei produttori agricoli di piccole dimensioni. Per queste ragioni- conclude- la Pac ora va completamente riscritta e rivista, concentrando le politiche sulla tutela di quelle produzioni di nicchia, a tutela di tutti quei piccoli imprenditori agricoli che creerebbero gravissimi danni al Paese qualora dovessero sparire”.


 

“TUTELARE PMI CON ORGANIZZAZIONI SUL TERRITORIO” 

Le Pmi agricole italiane “sono l’ossatura del Paese. Oggi l’Italia dovrebbe ripartire dalla loro tutela”, principalmente attraverso “azioni politiche come sgravi contributivi e fiscali”, ma anche cercando “di aiutare lo sviluppo delle organizzazioni di produttori sul territorio”. Queste organizzazioni, sottolinea Tiso alla Dire, “possono tutelare le microimprese cercando di concentrare l’offerta e la produzione agricola per avere un bilanciamento dei prezzi”, che oggi rappresenta un “grosso problema, perche’ le Pmi non hanno rimunerativita’ e redditivita’. Per aumentare la redditivita’ bisogna aumentare il potere contrattuale, e per aumentare il potere contrattuale dobbiamo cercare di aggregare le produzioni”, in modo da avere “un’offerta maggiore e piu’ significativa. Non e’ possibile- secondo Tiso – stare a guardare l’assurdo fenomeno della lievitazione dei prezzi al banco: a volte sono anche dieci volte maggiori di quelli erogati o pagati dalle Pmi. Diversamente l’agricoltura, gia’ soffocata, potrebbe rimanere strozzata. Le Pmi sono il fiore all’occhiello del nostro Paese, garantiscono produzione, varieta’ , prodotti di qualita’ che oggi formano quel made in Italy, senza cui il Paese non avrebbe quella conoscenza e quel potere internazionale che ha oggi”, termina il presidente Confeuro.

 

CONSEGNA 7 PC A SCUOLA MACERATA 

Una Confederazione “che si sviluppa su tutto il territorio nazionale, in alcune parti piu’ radicata come ad esempio al Centro e al Sud”. Una serie di azioni “anche di carattere sociale”, spiega in un’intervista alla Dire. “Sosteniamo varie associazioni- continua- tra cui ‘Il tulipano bianco’”, che sara’ presente ad Esanatoglia (Macerata), in occasione dell’inaugurazione della scuola secondaria di primo grado ‘Carlo Alberto Dalla Chiesa’ per la consegna di 7 computer. “Un’operazione di successo- commenta Tiso- cui dovrebbe partecipare anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Siamo intervenuti varie volte anche nei territori terremotati e portato avanti varie iniziative al Sud, attraverso per esempio delle borse di studio, e collaboriamo con le universita’ per incentivare i ragazzi ad avvicinarsi al settore agricolo”, conclude il presidente Confeuro.

 

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