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Europee 2019, nel Nord-Est Calenda e Salvini a tripla cifra

Cecile Kyenge fallisce la rielezione. Il leader del Carroccio ha sfiorato il traguardo dei 550.000 voti personali, 275mila per il dem

Pubblicato:27-05-2019 12:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:19

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BOLOGNA – Nel collegio nord-est si confermano Matteo Salvini e Carlo Calenda i due pesi massimi tra i candidati in corsa alle europee. Entrambi capilista per i rispettivi partiti, Lega e Pd, sono gli unici due a essere andati in ‘tripla cifra’ dal punto di vista delle preferenze (dati ufficiosi).

Il vicepremier, ministro dell’Interno e leader del Carroccio ha sfiorato il traguardo dei 550.000 voti personali, doppiando così l’ex ministro dem che ha comunque portato a casa poco meno di 275.000 preferenze, di cui il grosso viene dal Veneto (120.000) e dall’Emilia-Romagna (103.000).

Calenda può comunque vantarsi di aver più che doppiato a sua volta il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che in qualità di capolista per il suo partito nel nord-est ha incassato 95.000 voti.


Nella classifica delle preferenze viene poi un altro leader nazionale, Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, con circa 74.000 consensi. Capolista era anche Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, che ha incassato 21.658 preferenze, sufficienti però a piazzarsi al secondo posto: prima della lista +Europa-Italia in Comune (che non ha superato lo sbarramento del 4% a livello nazionale) è l’avvocatessa di Bolzano Renate Holzeisen, con 23.750 voti. Della stessa lista faceva parte anche il critico d’arte Philippe Daverio, che ha preso 13.780 consensi. Tra i Verdi invece (anche loro sotto la soglia del 4%) buon exploit per l’inventore di CasaClima, Norbert Lantschner, primo della lista con quasi 11.300 voti. Male l’europarlamentare uscente Marco Affronte, che ne prende appena duemila. La direttrice dell’istituto Ramazzini, Fiorella Belpoggi, si ferma invece a 2.500 preferenze, mentre l’ex leader Angelo Bonelli arriva a quota 4.000 voti. Per La Sinistra si piazza prima Silvia Prodi, consigliera regionale Mdp in Emilia-Romagna, sfiorando il tetto delle 10.000 preferenze.

Rispetto ai vari capilista nel collegio nord-est, gli altri candidati a seguire hanno un notevole distacco. Guardando la Lega, seconda in ordine di preferenze è l’europarlamentare uscente Mara Bizzotto con 94.700 voti, seguita dal segretario veneto Gianantonio Da Re con 43.370 preferenze. Tra i candidati del Carroccio potrebbero ottenere un seggio anche il veronese Paolo Borchia (37.340 voti) e la bolognese Alessandra Basso (25.280). Nel Pd, dietro Calenda si piazza la co-capolista Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, con più di 77.000 preferenze. Dovrebbe essere rieletto anche l’europarlamentare uscente Paolo De Castro, che ha incassato oltre 52.000 consensi. Un seggio dovrebbe scattare anche per Alessandra Moretti (51.000 voti).

Falliscono la rielezione invece Cecile Kyenge, che si ferma a 41.700 preferenze, e Isabella De Monte (41.400). Restano poi fuori dal Parlamento europeo l’ex sindaco di Vicenza, Achille Variati (49.800 voti), Laura Puppato (47.900) e l’ex presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston, che porta a casa quasi 42.900 preferenze. Più indietro ancora Maria Cecilia Guerra, ‘ospite’ di Mdp nelle liste dem (28.500 voti), la consigliera regionale in Emilia-Romagna Roberta Mori (17.700) e l’ex senatrice Francesca Puglisi (11.500). Per quanto riguarda i 5 stelle, ai primi tre posti si piazzano Marco Zullo (15.960 voti), Sabrina Pignedoli (13.680) e Viviana Dal Cin (11.500). Per Forza Italia, dietro a Berlusconi figurano tre donne: Irene Pivetti con oltre 9.000 preferenze, Sandra Savino (8.300) e Valentina Castaldini (quasi 6.500 voti), ex portavoce del partito di Angelino Alfano.

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