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A Milano ‘rEVolution – Electric Drive Days’ per la mobilità eco

MILANO - Al via la prima edizione di 'rEVolution

Pubblicato:27-05-2016 16:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:47

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auto elettrica

MILANO – Al via la prima edizione di ‘rEVolution – Electric Drive Days’, evento interamente dedicato alla mobilità elettrica organizzato nel Centro di Guida Sicura Aci-Sara, a Lainate. Un salone aperto al pubblico e ad ingresso gratuito che per due giorni, fino a sabato 28, vedrà gli addetti ai lavori impegnati in un fitto calendario di convegni con il preciso scopo di dare un contributo concreto allo sviluppo della mobilità elettrica in Italia. Nel corso degli Stati generali della mobilità elettrica, che hanno visto la partecipazione di Nicola Lanzetta di Enel, Alessandro Baroncini di Hera, Lorenzo Giussani di A2A e il presidente Cobat Giancarlo Morandi, è stata presentata la ‘Carta degli impegni per la mobilità elettrica’, a cura degli operatori sovracitati che hanno partecipato alla “sperimentazione dei sistemi di ricarica pubblica dei veicoli elettrici” promossa dall’Autorità per l’energia elettrica gas e sistema idrico- Aeegsi. “Nei prossimi 5 anni si prevedono 40/50.000 veicoli elettrici che potranno ridurre di 50/70 tonnellate le emissioni di CO2”, valuta Alessandro Baroncini, responsabile della rete energia Hera, mentre il responsabile del mercato di Enel Nicola Lanzetta spiega come “l’automobile venga di fatto utilizzata per il 5% della sua reale esistenza”.

L’Italia è un paese che su questo aspetto, quello dell’ecosostenibilità dei trasporti fatica ad ingranare, perciò come dice il presidente Cobat Giancarlo Morandi, gli obiettivi della ‘Carta degli impegni per la mobilità elettrica’ sono quelli di “raggiungere nel 2050 un livello di decarbonizzazione dell’80% rispetto al 1990 e di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli di 26 anni fa”, e “concorrere alla riduzione delle cause che portano l’Italia ad essere periodicamente soggetta a procedure di infrazione comunitarie relative al superamento delle concentrazioni di Pm10 e biossidi di azoto”. L’intento poi è quello “contribuire alla riduzione dei costi sanitari legati all’utilizzo di combustibili fossili per il trasporto in aree ad alta densità di popolazione“, aggiunge. Con quali metodi e con quali proposte? Durante il convegno si sono identificati quattro macro-interventi: “Introdurre uno o più strumenti d’incentivazione economica che petmatta di avvicinare il costo dei veicoli elettrici a quelli normali”, attraverso una previsione di un’imposta agevolata e una “previsione di contributi economici a coloro che acquistano un veicolo elettrico”. Inoltre si propone una detrazione fiscale “in analogia a quanto già effettuato per le ristrutturazioni edilizie e l’acquisto di grandi elettrodonestici”, cosa che per le flotte aziendali potrebbe prevedere un “super ammortamento” in maniera da “favorire la diffusione di veicoli elettrici negli ambiti in cui è più alta la percorrenza chilometrica annuale” e di conseguenza “la sostenibilità ambientale”. Il secondo passo prevede l’agevolazione e la realizzazione delle strutture di ricarica, ancora troppo poche sul territorio, attraverso soprattutto la “creazione di una filiera italiana per l’istallazione e la manutenzione degli apparati di ricarica”, coordinare un’infrastruttura efficace e soprattutto “stabilire normative e strumenti regolatori” per risolvere i principali punti aperti come la gestione della sosta, lo scambio bidirezionale dell’energia tra veicolo e rete e il riciclo degli accumulatori.




AUTO ELETTRICA, LANZETTA (ENEL): A CAVALLO ESTATE PIANO PER RETE RICARICA – Sul fronte dell’auto elettrica “Enel sta facendo cose importanti in due direzioni. La prima è sulle infrastrutture” di ricarica, le ‘colonnine’, per le quali “siamo già attivi in maniera molto importante sulla realizzazione e forse lo saremo ancora di più nel momento in cui presenteremo un piano di realizzazione su scala globale”. Insomma, “vogliamo diffondere una soluzione organica, un piano che sarà pronto a cavallo dell’estate”. La seconda direzione “è la parte che riguarda il mercato, ossia quello che possiamo fare per il singolo cliente”. Lo dice Nicola Lanzetta, responsabile Mercato per l’Italia di Enel, a margine dell’inaugurazione. Lanzetta spiega che per il privato “le attività da noi proposte sono enormi, parliamo della fornitura di auto, parliamo di soluzioni complete end-to-end che consentano o al cliente singolo o all’azienda di dotarsi di un parco auto elettrico, parliamo della realizzazione di infrastrutture di ricarica non più pubbliche ma domestiche, parliamo di semplificazione dal momento in cui il cittadino si reca a ricaricare la sua auto con il lancio di un’applicazione per la ricarica energetica o della singola tessera- conclude- e queste sono tutte attività che noi portiamo all’utente finale”.

MORANDI (COBAT): AUTO ELETTRICA? PARLIAMO DEL NOSTRO FUTURO – “Qui stiamo parlando non tanto del futuro dell’auto elettrica ma del futuro nostro, di cittadini che vogliono vivere in un paese non inquinato e non soggetti a problemi di salute per colpa dell’inquinamento, come purtroppo oggi succede in tante città del mondo”. Così Giancarlo Morandi, presidente Cobat, il consorzio nazionale raccolta e riciclo, intervenuto a margine del convegno da lui aperto che ha inaugurato la due giorni di workshop. “Abbiamo voluto questo appuntamento proprio per mettere di fronte alle loro responsabilità le istituzioni centrali del governo- continua Morandi- delle Regioni e dei Comuni che devono collaborare insieme non solo per incentivare questo settore e per aiutarlo economicamente”, anche “per la verità occorrono pochi quattrini”. Cio’ detto, “la richiesta è soprattutto dal punto normativo, affinché dal Brennero alla Sicilia ci siano gli stessi standard per ricaricare le auto elettriche che possono avere un grosso successo”, prosegue Morandi, soprattutto “se le istituzioni daranno loro delle possibilità che le auto normali non hanno”, come quello “di entrare nel centro delle città e di parcheggiare senza costi, di usare le corsie preferenziali” cose che “fatte in Norvegia hanno provocato un boom delle auto elettriche nel paese”. Il presidente Cobat si dice infine convinto “che anche in Italia queste cose senza costo per le amministrazioni pubbliche potrebbero finalmente far partire questo mercato”.


TISCAR (CHIGI): SU ECO MOBILITA’ ITALIA RECUPERI TEMPO PERSO – “Il primo messaggio è di grande attenzione su tutto il tema della mobilità sostenibile, perché questo è un terreno in cui l’Italia deve dimostrare una grande capacità di recupero del tempo e una grande velocità per adeguare il suo sistema a tutte le innovazioni che oggi sono reperibili nel mondo intero”. Lo dice il vice segretario generale alla presidenza del Consiglio dei ministri Raffaele Tiscar, intervenuto alla prima sessione della due giorni dedicata alla ‘Revolution drive days’. “Il secondo segnale è che l’Italia ha la capacità di muoversi come sistema, ragionando in modo organico su una visione di medio – lungo periodo e mettendo insieme tutte le due competenze che sono vari ministeri- prosegue Tiscar- ciascuno dei quali rappresenta una sfaccettatura importante per un mondo che cambia come quello della mobilità”. Questa, conclude, “è una piccola rivoluzione per il governo, nel modo con cui si approccia ai problemi e nel modo con cui interloquisce con gli stakeholder”.

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