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Gulizia: gli infarti post ospedalieri? 50% dei pazienti dopo un mese non segue più la terapia

"I pazienti hanno delle ricadute perché dimezzano la terapia. Più del 50% dei pazienti dopo un solo mese

Pubblicato:27-05-2015 17:28
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:21

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“I pazienti hanno delle ricadute perché dimezzano la terapia. Più del 50% dei pazienti dopo un solo mese assume la metà della terapia prescritta. I numeri sono presto detti: la mortalità del paziente a domicilio supera lo 0,13% entro 60 giorni, mentre sale a 0,51% a 360 giorni. Questo perché, al pari dell’influenza, il paziente crede che l’infarto sia una malattia curata in ospedale e che con un po’ di pillole ora sta meglio. La mancata aderenza del paziente alla terapia è un problema comune a molte malattie”. Così Michele Massimo Gulizia, presidente dell’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e direttore della struttura di Cardiologia dell’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania, in occasione dell’incontro sulle terapie post infarto per prevenire ricadute che si è tenuto oggi a Roma all’Antico circolo di tiro al volo.


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