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Report del Consiglio grande e generale del 26 aprile – Sessione pomeridiana

SAN MARINO - I lavori consiliari si aprono con l'intervento della Reggenza,  in occasione della prima sessione del

Pubblicato:27-04-2016 10:35
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:38

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SAN MARINO – I lavori consiliari si aprono con l’intervento della Reggenza,  in occasione della prima sessione del Consiglio Grande e Generale del proprio mandato, proseguono poi con il comma Comunicazioni, nel corso del quale sono presentati quattro Ordini del giorno. Tre sono del movimento civico Rete in tema di rifiuti e uno del gruppo Su-LabDem sull’iniziativa intrapresa dalla segreteria di Stato per la Sanità per avviare test antidoping per i consiglieri. In dettaglio, Elena Tonnini di Rete spiega i tre Odg: con il primo, si impegna il governo ‘ad approvare entro il 30 giugno 2016 il piano sammarinese di gestione dei rifiuti affinché lo stesso, una volta aggiornato secondo gli obiettivi previsti dagli atti e dalle norme sammarinesi, possa essere propedeutico per ogni valutazione rispetto ai  contenuti dal piano di gestione italiano’. Il secondo Odg invece chiede di procedere ‘affinché entro il 30 giugno 2016 si estenda il porta a porta su tutto il territorio e non più Castello per Castello, con l’impegno di raggiungere il 60% di raccolta differenziata entro la fine del 2016 diminuendo il conferimento presso l’inceneritore di Coriano’. Infine, il terzo Odg impegna il governo ‘a procedere affinché entro il 30 giugno 2016 vengano rimossi tutti i cassonetti stradali dalle zone industriali ed artigianali della Repubblica’, per ridurre al 30% il conferimento dei rifiuti, dato che uno studio attesta come questa sia la percentuale dei rifiuti speciali conferiti dalle aziende nei cassonetti pubblici’.

L’Odg presentato da Francesca Michelotti di Su-LabDem chiede invece l’avvio di un ricorso di conflitto di attribuzione al Collegio Garante su una iniziativa “unilaterale del Segretario di Stato alla Sanità, non condivisa con il Congresso di Stato, non sottoposta per applicazione all’Ufficio di Presidenza, visto che i consiglieri sono stati messi al centro dell’attenzione, con il sospetto che i consiglieri facciano uso di sostanze stupefacenti”. Infine, un Odg viene annunciato da Andrea Zafferani di Civico 10, in tema del negoziato con l’Ue.

Concluso il comma Comunicazioni, l’Aula prosegue con una serie di nomine e sostituzioni: con la presa d’atto delle dimissioni del consigliere Rossano Fabbri del Ps, segue il giuramento del primo dei candidati dei non eletti nella stessa lista, Augusto Casali. Quindi in sostituzione di S. E. Gian Nicola Berti si procede con la nomina di Maria Luisa Berti, Ns, nella Commissione consiliare Affari Costituzionali ed Istituzionali, e di Massimo Cenci, Ns, nella Commissione Consiliare sul fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata. In sostituzione di S. E. Massimo Andrea Ugolini al Consiglio dei XII viene designato Stefano Canti, Pdcs.  Quindi Lorenzo Battistini viene confermato a maggioranza quale Dirigente dell’Ispettorato di Vigilanza. Viene poi nominato il Cda di Poste San Marino Spa: Matteo Lonfernini, quale presidente, Alessandra Greco, Annalisa Andreani, Roberto Giorgetti, Andrea Tamagnini.  E il Collegio sindacale di Poste San Marino Spa: Lorenzo Ercolani, Monica Bernardi, Patrizia Bellavista.


Si procede con il comma 10, relativo alle dimissioni del consigliere Paride Andreoli, Ps,  da membro del Consiglio Grande e Generale, e con il comma 11, sulle dimissioni del consigliere del Psd, Guerrino Zanotti, da membro e Presidente della Commissione Consiliare sul fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata. Zanotti è sostituito da Gerargo Giovagnoli, Psd. Infine Giuseppe Ragini viene eletto quale membro del Consiglio Direttivo dell’Ente di Stato dei Giochi.
La seduta si chiude al comma 15, con l’approvazione a maggioranza dell’adesione all’Accordo sui Trasporti Internazionali di derrate e sui mezzi speciali. I lavori riprenderanno in seduta notturna.

Di seguito un estratto degli interventi odierni.

Comma 1. Comunicazioni

Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria: “Compio un breve riferimento rispetto ad alcune richieste pervenute e riferite all’operazione effettuata in Italia rispetto ad una serie di arresti nell’ambito della raccolta dei rifiuti ferrosi, nell’inchiesta Heavy Metal. I giornali parlavano della Repubblica di San Marino come luogo da cui pervenivano i prodotti della ‘tratta di rifiuti’. La società italiana coinvolta ha tra i suoi indagati il signor Spada Marcello, socio al 25% della Metal World srl, società di diritto sammarinese che ha avuto un atto di sospensione da parte del governo nel 2014, a seguito della collaborazione nell’indagine tra Italia e San Marino  proseguita per tutto il 2015. Ad oggi il Dipartimento prevenzione che rilascia l’autorizzazione per operare nel settore rifiuti non ha rinnovato i permessi a Metal World. L’attività di controllo sulla società è stata fatta su più fronti. Il nucleo antifrode ha fatto controlli a Metal World anche sui collegamenti  con le ditte italiane. La compagine sociale è cambiata nel corso degli anni e ad oggi la società non opera e non riprenderà per mancanza di autorizzazione. Le indagini proseguono e così le verifiche amministrative. Un commento mi permetto di fare ai colleghi di Rete: si è evidenziata una disorganizzazione amministrativa e attività discontinua ma volumi di affari molto bassi da quando la licenza è stata sospesa, l’operatività è scemata. Le indagini sono ancora in corso, terremo aggiornato il Consiglio e i consiglieri che desidereranno informazioni”.

Marino Riccari, Psd: “Compio una comunicazione sulla della visita delegazione della Commissione Affari esteri, guidata dal sottoscritto, unitamente ai colleghi Gatti, Santolini e Mancini, l’11 e il 12 aprile scorsi ad Andorra, sul confronto in merito all’andamento dei negoziati l’Ue con le Commissione omologhe di Monaco e Andorra. Si è iniziato affrontando la problematica sulla cornice istituzionale e convenuto che la parte costituzionale sia ampiamente approfondita per evitare a seguito dei ricorsi.  Siamo partiti da situazioni completamente diverse, San Marino ha una diversa realtà da Monaco, molto più vicina ad Andorra. Noi dobbiamo avere un punto di riferimento forte, il nostro Paese deve eliminare i disagi che ci sono oggi dall’essere Paese terzo. E’ l’obiettivo sui cui la delegazione si è mossa, seguendo gli stessi intendimenti della delegazione che sta trattando con l’Ue. Si è poi affrontato il problema della circolazione delle merci, per San Marino il problema è il superamento del T2 e la difesa delle accise. Monaco non ha problemi per l’esportazione, anche Andorra ha un’esportazione limitata. Sono poi stati affrontati anche argomenti come i servizi, la situazione dei capitali e su questo le nostre problematiche sono vicine agli altri Paesi. Approfondimento forte c’è stato anche sulla circolazione delle persone, abbiamo convenuto con Andorra e Monaco che non è possibile che i tre piccoli Stati possano accettare una circolazione completamente libera delle persone ma si rende necessaria una clausola di salvaguardia che limiti il numero annuo di accesso ai singoli Paesi. Andorra ha già delle quote degli stranieri che possono andare a risiedere nel Paese e le quote sono un’idea su cui potremmo ragionare anche noi. E’ stata un’esperienza che ci ha permesso di conoscere le differenze anche sostanziali tra la nostra Repubblica e Monaco, un principato che ha un governo eletto dal principe e non ha l’obbligo di riferire sulla trattativa Ue al parlamento. Riteniamo utile proseguire la trattativa unitamente ai tre Paesi, almeno per la prima parte, poi le strade necessariamente si separeranno, ogni Stato ha sue peculiarità e saranno necessari protocolli aggiuntivi. Incontri di questo tipo sono utili sui passaggi fondamentali per lo sviluppo dei rispettivi Paesi, vi sarà una prossima riunione a fine estate a Monaco e a inizio autunno. Personalmente sono molto soddisfatto di questo incontro”.

Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio: “Sono state consegnate le relazioni a consiglieri. Sottolineo la situazione del fondo “mortalità bestiame” che inizia a segnare qualche sofferenza. Si tratta di cifre contenute, vedremo come intervenire nei prossimi mesi. Quindi il Fondo per l’agricoltura: la scorsa estate è stata poco felice, i prezzi di vendita sono molto diminuiti, stiamo ragionando per vedere come orientare il finanziamento della politica agricola nel Paese, valutazioni saranno fatte mei prossimi mesi con un Pdl nuovo. Siamo convinti che il nostro Paese debba lavorare sempre più sulla qualità che sulla quantità, è più che mai necessario trovare nicchie e stiamo orientando le nostre politiche in particolare nel biologico”.

Lorella Stefanelli, Pdcs: “Intervengo a nome della delegazione consiliare sammarinese che ha partecipato alla seconda sessione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa a Strasburgo, dal 18 al 22 aprile. La delegazione era  formata dalla sottoscritta, dai consiglieri Giovagnoli e Michelotti. Il presidente ha espresso in apertura dei lavori un richiamo alla coesione nella lotta al terrorismo che minaccia tutta l’E uropa e ha comunicato il lancio a giugno di un’apposita campagna per difendere democrazia e libertà dal clima di paura. Quindi il Commissario per i diritti umani è intervenuto esprimendo preoccupazione per le minacce terroristiche e ha ricordato la situazione grave in  Ucraina. Assemblea ha poi assistito all’intervento del presidente della Commissione europea, Junker. Il tema dei migranti è stato al centro degli interventi. L’Assemblea ha adottato una serie di indicazioni per la difesa dei diritti dei migranti per i Paesi di accoglienza. La Plenaria si è confrontata su un caso di attualità dei Panama papers. Ho inoltre partecipato al dibattito sull’impatto dei provvedimenti fin qui adottati dal Consiglio d’Europa per migliorare la rappresentanza delle donne in politica nei parlamenti nazionali. Il collega Michelotti è intervenuto nel dibattito sul conflitto in Ucraina. Ciò che è emerso in sintesi è la generale preoccupazione sulla situazione migranti e sul terrorismo che possono minare la difesa dei presidi europei, uguaglianza, libertà e diritti umani. Troppi i conflitti europei non risolti, destano preoccupazione il conflitto Russia-Ucraina e quello fra Armenia e Azerbajan, dalle risoluzioni approvate è stato sollecitato il ricorso al dialogo e al diritto internazionale per risolvere i conflitti tra stati e una comune politica Ue per l’accoglienza migranti, la cooperazione internazionale per combattere terrorismo di natura islamica”.

Elena Tonnini, Rete: “Sulla questione rifiuti, è vero che all’interno della scorsa ‘commissione territorio’ il movimento Rete chiese un riferimento sull’indagine italiana sul riciclaggio di rifiuti ferrosi. Auspichiamo che San Marino possa fungere in maniera proattiva nell’indagine e possa contribuire e collaborare. Bisogna chiarire quali sono i rapporti tra l’azienda Metal World con l’azienda di Stato. Poi ci risulta che l’attività di Spada Marcello non si ferma con Metal Word. A  luglio 2015 il collegio tecnico ha rilasciato infatti un’autorizzazione a suo nome per la raccolta con un mezzo di sua proprietà. E’ quindi importante valutare tutte le attività in carico a questa figura.
Secondo step sui rifiuti, anticipo il deposito di tre Odg che hanno due obiettivi principali in vista della volontà di andare a bruciare i nostri rifiuti all’inceneritore di Coriano con costi più elevati rispetto all’accordo precedente di qualche centinaia di migliaia di euro. E’ importante andare a ristabilire l’importanza degli obiettivi stabiliti da quest’Aula sulla differenziazione ed evitare costi. Abbiamo tutti gli strumenti per garantire maggiore indipendenza per le nostre gestioni, senza dover ricevere passivamente il Piano regionale sui rifiuti dell’Emilia Romagna. Chiediamo quindi che l’azienda  applichi sulla differenziata ciò che da tempo l’Aula chiede,  concludendo la sperimentazione del porta a porta ed estendendola a tutti i Castelli, diversamente ci si dica se per l’azienda contano di più le partecipazioni in Hera.  Quindi il primo Odg: ‘Con lo scopo di tutelare l’autonomia degli obiettivi e le decisioni scaturite dall’aula consiliare e di evitare che gli stessi vengano subordinati alle indicazioni del piano di gestione dei rifiuti della regione Emilia Romagna, il Consiglio Grande e Generale impegna il governo ad approvare entro il 30 giugno 2016 il piano sammarinese di gestione dei rifiuti affinché lo stesso, una volta aggiornato secondo gli obiettivi previsti dagli atti e dalle norme sammarinesi, possa essere propedeutico per ogni valutazione rispetto ai  contenuti dal piano di gestione italiano’. Il secondo Odg valuta l’opportunità di estendere al più presto il porta a porta su tutto il territorio favorendo maggiore occupazione e, nei casi in cui le risorse pubbliche non consentano di gestire l’estensione del servizio, si proceda con gare d’appalto pubbliche che diano priorità ad operatori economici che si impegnano ad assumere sammarinesi disoccupati. Il testo dell’Odg: ‘Il Consiglio grande e generale impegna il governo a procedere affinché entro il 30 giugno 2016 si estenda il porta a porta su tutto il territorio e non più castello per castello, con l’impegno di raggiungere il 60% di raccolta differenziata entro la fine del 2016 diminuendo il conferimento presso l’inceneritore di Coriano’. Infine, il terzo Odg impegna il governo ‘a procedere affinché entro il 30 giugno 2016 vengano rimossi tutti i cassonetti stradali dalle zone industriali ed artigianali della Repubblica’, per ridurre al 30% il conferimento dei rifiuti, dato che uno studio attesta come questa sia la percentuale dei rifiuti speciali conferiti dalle aziende nei cassonetti pubblici”.

Gian Franco Terenzi, Pdcs: “Intervengo per riferire della Missione in Zambia della delegazione composta dal sottoscritto, da Augusto Michelotti e Alessandro Carelli, presso l’Unione interparlamentare, tenuta sabato 18 marzo a cui hanno partecipato 1500 parlamentari di oltre 150 Paesi di tutto il mondo. In apertura dei lavori, l’assemblea ha deliberato l’inserimento di un punto di urgenza sulla crisi umanitaria in riferimento ai bambini coinvolti privi di identità anagrafica. Risulta infatti ci siano 230 milioni di bambini al mondo non registrati al momento della nascita cpn tutti i rischi cui sono esposti. Si osserva in assenza di statistiche vitali, come i bambini soffrano per questo fenomeno di gravi disabilità in tutta la vita e risultino facilmente preda di rete criminali. I parlamenti invitati a sollecitare i propri governi affinché mettano in atto una campagna di sensibilizzazione per i genitori affinché registrino i propri figli. E’ stata poi adottata una risoluzione sulla lotta al terrorismo, favorendo la cooperazione internazionale e la tutela dei diritti umani. Il consigliere Cardelli è intervenuto sulle nuove generazioni e su come dare loro speranza per avvicinarli alla politica. La delegazione sammarinese ha visitato poi la struttura San Marino Bakery, realizzata dall’associazione sammarinese Carità senza confini, che si occupa di produzione e distribuzione di pane per oltre due mila persona ogni giorno”.

Nicola Selva, Upr: “Intervengo per auspicare che la Giornata mondiale della Terra non sia solo una celebrazione fine a se stessa.  Ma sia l’occasione per far sì che i Paesi si impegnino ad adottare un comportamento nella direzione della sostenibilità. Voglio sensibilizzare poi, visto l’impegno del segretario di Stato per l’Ambiente su questo tema, il Consiglio e tutto il governo affinché questa ricorrenza si trasformi in atti concreti. Noi come Upr in più occasioni abbiamo fatto proposte, tra cui un Pdl che va nella direzione di questi temi, nello specifico sulla mobilità sostenibile su cui siamo aperti al confronto e a possibili miglioramenti per incentivare l’uso di auto non a combustione fossile”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “In tema di casa da gioco, leggiamo su Tribuna l’intervista sul progetto all’ex garage Masi. A che titolo la Novomatic, cacciata anni fa da San Marino, per voce del suo avvocato, propone un progetto in un locale privato, l’ex Garage Masi, quando la delibera relativa parla di una sede pubblica, come il Kursaal, da definire entro il 16 maggio? Non si sa nulla.  Il legale parla di un progetto quasi fatto. Il mio dubbio è che i giochi sono già stati fatti, non vorrei che il terrore di non trovare nuovi indotti e nuovi settori di sviluppo possano portare San Marino contro una delibera del congresso che parlava di un immobile pubblico e non di macchine mangia soldi. Novomatic chiede al governo di farsi garante del contrario. Chiedo venga messo a verbale che nel prossimo ufficio di Presidenza si istituisca un cpmma in cui si parla della questione giochi”.

Andrea Zafferani, C10: “Sul negoziato Ue  pochissimi cittadini conoscono il percorso che stiamo facendo e persino la differenza tra accordo di associazione e adesione. Anche il Consiglio a dire il vero ne sa molto poco: il governo dovrebbe fare molto di più, essendo la pubblicità e l’informazione il punto fondamentale previsto dell’Odg del gennaio 2015.  A breve dall’Ue dovrebbe arrivare una proposta sulla parte istituzionale dell’accordo. Questa proposta deve essere discussa in Consiglio nel più breve tempo possibile. Sono diversi i temi che dobbiamo affrontare, Siamo disponibili ad accettare limiti alla nostra sovranità fiscale o è una deroga da richiedere? Cosa ne pensa il Consiglio? Presenteremo un Odg su temi individuati e sulla forma, vogliamo dare il nostro contributo su una questione fondamentale, chiediamo che il Consiglio Grande e Generale dibatta e prenda decisioni per far in modo che i tecnici sappiano come comportarsi.
Su Cassa di risparmio: un Odg non è stato messo in essere, superata burrasca del momento è tutto finito nel dimenticatoio. Entro breve chiediamo che si traggano le opportune conseguenze.
Poi c’è la vicenda medici emersa sulla stampa che è antipatica, il rischio è che siano i medici a passare da colpevoli del blocco dei servizi e non chi dovrebbe essere considerato tale,  mi riferisco al segretario Mussoni e al Comitato esecutivo Iss”.

Franco Santi, C10: “Su articolo di Fixing, relativo  agli appalti nella Pa dei servizi, si  elogiava l’ultimo intervento della segreteria agli Interni che mette a dire il vero una toppa a una realtà allucinante. Oggi la normativa è completamente stravolta e non siamo sicura possa rispondere agli obiettivi prefissati. E’ una realtà che costringe gli uffici a chiedere deroghe per poter acquistare beni e servizi. Quattordici anni di tempo per dare gambe alla legge di riferimento non sono bastati.   Nel passaggio da paradiso fiscale ad altro, forse è necessario fare di più, un cambio di passo sull’ approccio al lavoro, nella collaborazione nella gestione della cosa pubblica. Mentre assistere a difficoltà reiterate nel rendere efficiente la macchina pubblica, deve farci accendere grandi interrogativi. Dove sta l’errore? Quali i limiti e come superarli? Non possiamo permetterci di lavorare male. Noi in questi anni abbiamo fatto proposte e sollecitato un nuovo metodo di lavoro, ribadiamo con forza la necessità di una svolta al Paese, possibile solo ridando ai cittadini la parola”.

Tony Margiotta, Su-LabDem: “Diamo benvenuto al giovane rifugiato arrivato ieri mattina nel nostro territorio. E’ un rifugiato di guerra arrivato lo scorso anno nelle coste calabresi e oggi approda nel nostro Paese.  L’accoglienza e la solidarietà contraddistingue la nostra storia. Mi auguro di non vedere più post sui social contrari al nostro Dna”.

Ivan Foschi, Su-LabDem: “Sulla vicenda dei medici abbiamo letto la pubblicazione di una serie di messaggi in cui si esprimeva disagio per la situazione di lavoro nell’ospedale. Erano stati scambiati in una chat privata. Nei messaggi non ho ravvisato nulla di eclatante. C’è un referente politico che governa la Sanità al quale ci si deve rivolgere per risolvere i problemi. A me ha fatto effetto vedere sui giornali pubblicati dei messaggi privati. E’ stato come leggere intercettazioni telefoniche non autorizzate. Non è in discussione il diritto della stampa di dare conto di determinate situazioni. Però è diritto dei lavoratori, compresi i medici, di comunicare privatamente per discutere gli strumenti di lotta, le iniziative da mettere in campo. Una cosa è rendere conto di una notizia, una cosa diversa è pubblicare delle conversazioni di natura privata. Esprimo la mia solidarietà, e del gruppo di Sinistra Unita, al personale medico in forza all’ISS. Invito il governo a fare un esame di coscienza sul fatto e il non fatto. L’azione del Segretario alla Sanità in questi anni mi pare sia stata fallimentare. Attenzione a fare gli apprendisti stregoni che gestiscono il potere, in questo modo a perderci è il Paese”.

Gerardo Giovagnoli, Psd: “Il 17 e 18 marzo si sono svolti a Torino i lavori della conferenza interparlamentare sulla Carta Sociale Europea. C’è necessità di soluzioni peculiari per ogni Stato. La Carta Sociale mette a disposizione strumenti di difesa e rafforzamento del sentimento di appartenenza di una comunità, quella europea. La sfida dell’immigrazione deve essere vinta anche attraverso la revisione del trattato di Dublino. Le disparità di trattamento creano rischi sia individuali, sia collettivi. E’ utile ricordare che il trattato sulla carta Sociale Europea, definito nel 61 e rivisto nel 96, è in vigore dal 1999. E’ stato firmato da San Marino nel 2001 ma non è stato ratificato. Solo Svizzera, Liechtenstein, Monaco e San Marino non hanno ratificato il trattato”.

Marco Podeschi, Upr: “Sulla sicurezza e l’ordine pubblico c’è un tema scottante, relativamente agli attentati. Chiedo al Segretario di Stato di riferire sulla riforma del regolamento della Gendarmeria, della Polizia Civile e della Guardia di Rocca. C’è urgenza sul personale del carcere. Due giorni fa nella parrocchia di Chiesanuova c’è stato un furto. E’ un segnale: qualcosa attorno a noi sta avvenendo. Attorno a noi ci sono reati consistenti. Occorre dare qualche segnale concreto. La legge sul coordinamento dei corpi di polizia era urgente. Chiedo di prestare attenzione, con atti concreti, alla sicurezza e all’ordine pubblico. Servirebbero degli atti. Alle forze dell’ordine vanno dati gli strumenti per agire sul territorio”.

Francesca Michelotti, Su-Labdem: “Il 7 marzo il Segretario Mussoni in Commissione ha lanciato una provocazione che è stata percepita come gratuita: un test antidroga per i membri del Consiglio Grande e Generale. Il 16 marzo Mussoni ha divulgato un comunicato stampa per informare sull’attivazione della possibilità di effettuare il test. I consiglieri l’hanno saputo contestualmente all’opinione pubblica. E’ stato convocato un Ufficio di Presidenza nel quale Mussoni ha chiarito la sua iniziativa. E’ stato imbarazzante, per i consiglieri, essere costretti a subire una sorta di sopruso sottoponendosi ad analisi delle urine decise dal Segretario di Stato. Non facendolo si rischiava la gogna mediatica. L’iniziativa è stata unilaterale e gratuita. Ha messo in imbarazzo e al centro dell’attenzione i consiglieri in un momento in cui sarebbe importante che l’immagine del Consiglio fosse salvaguardata. Spero non si sia affermato un precedente che incide sull’autonomia del Consiglio. E’ stato disposto un ordine del giorno, firmato dai partiti e movimenti dell’opposizione. Lo leggo. ‘Il Consiglio Grande e Generale, valutato che la proposta è frutto di una iniziativa unilaterale del Segretario di Stato alla Sanità, non condivisa con il Congresso di Stato, non sottoposta per applicazione all’Ufficio di Presidenza, visto che i consiglieri sono stati messi al centro dell’attenzione, con il sospetto che i consiglieri facciano uso di sostanze stupefacenti, il Consiglio Grande e Generale dichiara che l’iniziativa del Segretario di Stato alla Sanità costituisce una prevaricazione nei confronti dei titolari di un altro potere pubblico. Dichiara che tale iniziativa è una lesione dei poteri del Consiglio Grande e Generale per le modalità in cui è stata condotta, irrispettosa dell’autonomia del Consiglio Grande e Generale. Dispone quindi di avviare apposito ricorso di conflitto di attribuzione al Collegio Garante della costituzionalità delle norme’”.

Comma 11. Dimissioni del Consigliere Guerrino Zanotti da membro e Presidente della Commissione Consiliare sul fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata e sua sostituzione.

Milena Gasperoni, Psd: “Indichiamo Gerardo Giovagnoli, come membro della commissione e presidente”.

Matteo Zeppa, Rete: “Duole affermare che l’ultima convocazione della Commissione risale al 5 ottobre 2015. Ha senso mantenere in vita la Commissione? Occorre essere onesti. Il presidente è di nomina politica, come chi compone la Commissione. C’è l’obbligo morale e civico di andare oltre lo stato delle cose. Il fenomeno delle mafie non conosce regimi ordinari e straordinari. In questa latitanza socio-politica le organizzazioni criminali sanno lavorare molto bene. Non ci sono state opere di sensibilizzazione verso l’opinione pubblica. Non ci sono state iniziative legislative atte a contrastare in maniera più efficiente la criminalità organizzata. Non almeno dalla Commissione Antimafia. Non ci sono stati scambi di informazione con istituzioni estere. Abbiamo chiesto un incontro alla Commissione Antimafia italiana. Cosa vogliamo fare di questa Commissione?”.

Marco Podeschi, Upr: “La Commissione dovrebbe acquisire dati, informazioni, notizie. Abbiamo avuto difficoltà nel farlo. La Commissione opera in questa legislatura. Se la Commissione non lavorerà come dovrebbe il Consiglio troverà a disposizione il mandato di Marco Podeschi. All’inizio della legislatura si era ipotizzato di aggiungere il compito dell’anti-corruzione alla Commissione. Ci sono state 2 audizioni a proposito. Ma ci si è persi per strada. Non starò in una Commissione che sta lì per arrivare a fine legislatura”.

Guerrino Zanotti, Psd: “Ribadisco che le ragioni sono relative a impegni personali e lavorativi che non mi danno la possibilità di essere operativo come la Commissione merita. Si è lavorato in maniera proficua fino a un certo punto. Le mie dimissioni non devono essere lette come un volere snobbare l’importanza della Commissione. La Commissione non può essere paragonata all’Antimafia italiana perché non ha poteri inquirenti. Va dato slancio al lavoro della Commissione, non deve cadere”.

Nomina di Giovagnoli è approvata. Presidenza Giovagnoli approvata.

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