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Mozambico, al via da Reggio Emilia ‘Particidade’

Il progetto si propone di coinvolgere le comunita' locali per ridefinire alcuni servizi socio-educativi e di intervenire per la rigenerazione di uno spazio pubblico dedicato ai bambini della citta' di Pemba

Pubblicato:27-03-2018 10:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:41
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ROMA – Investimenti per un milione e 250mila euro per promuovere interventi nell’ambito dell’urbanistica e dei servizi sociali ed educativi nelle citta’ di Pemba e Maputo. Li prevede il programma ‘Particidade’, avviato in questi giorni a Reggio Emilia. “Il primo Protocollo di cooperazione per scambi professionali e culturali, che aveva gettato le basi di nuovi scambi, era stato firmato a Reggio Emilia in occasione di Expo Milano 2015” si legge in una nota pubblicata dal Comune emiliano, capofila del progetto. Da quell’esperienza e’ nato quello che dal municipio reggiano definiscono “un percorso di valore nazionale e internazionale dedicato allo sviluppo sostenibile e alla qualita’ urbana”.

‘Particidade’, oltre al gia’ citato intervento urbanistico, si propone di coinvolgere le comunita’ locali per ridefinire alcuni servizi socio-educativi e di intervenire per la rigenerazione di uno spazio pubblico dedicato ai bambini della citta’ di Pemba

Azioni saranno intraprese anche a supporto dei municipi di Pemba e Maputo, per migliorare i servizi per l’impiego e promuovere corsi di alfabetizzazione e formazione professionale. Il finanziamento assegnato a ‘Particidade’ e’ il risultato della vincita di un bando lanciato nel 2017 dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Per l’assessore alla Citta’ internazionale Serena Foracchia, “educazione, sostenibilita’ e rigenerazione urbana e solidarieta’” sono “temi su cui Reggio Emilia ha molto da proporre e che stanno investendo in pieno i Paesi in via di sviluppo come il Mozambico“. “Nel lavoro con il Mozambico, cosi’ come con altre realta’, il ruolo della progettazione architettonica e della pianificazione urbanistica dovrebbe essere di accompagnare e rendere sostenibile il processo di sviluppo” ha commentato Walter Baricchi, membro del Consiglio nazionale degli architetti con delega di coordinatore del dipartimento Cooperazione, solidarieta’ e protezione civile. Oltre a Reggio Emilia, sono partner del progetto il Comune di Milano, la Fondazione E35, la Fondazione Reggio Children, la Regione Emilia Romagna, l’Ordine nazionale degli architetti italiani, l’Associazione italiana turismo responsabile, il Gruppo di volontariato civile (Gvc), la fondazione Avsi. Collaborano anche Unicef e Unido Mozambico.


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