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Roma, altolà dei revisori di Oref su bilancio Comune: “Equilibrio c’è, ma è precario”

ROMA - "Pur essendo il nostro parere favorevole, dal

Pubblicato:27-01-2017 18:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:50

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ROMA – “Pur essendo il nostro parere favorevole, dal momento che l’equilibrio sembra essere rispetto al precedente bilancio essere più realizzato, resta il discorso di tutte le criticità che potete vedere dalle riserve tuttora presenti nel nostro parere. E’ vero che il bilancio presenta un equilibrio, ma se l’ente non si attiva a trovare degli spazi, i rischi potenziali che ci sono e che possono verificarsi metterebbero comunque l’ente a rischio“. Lo ha detto il presidente dell’Oref (Organo di revisione economico finanziaria) di Roma Capitale, Federica Tiezzi, intervenendo in Assemblea capitolina per illustrare la relazione sul bilancio con cui il collegio dei revisori ha espresso parere favorevole con prescrizioni. In conclusione, ha proseguito Tiezzi, “questa è la situazione nella quale questo ente si trova. Un equilibrio esistente, però comunque precario. Da tenere sotto controllo e da verificare. Anche i vari aspetti critici vanno verificati nella loro particolarità. I problemi delle Partecipate vanno valutati ognuno nella sua specificità. Così come anche il discorso dei punti verdi qualità: per ognuno dei restanti che sono un grosso problema, va fatto un discorso specifico e singolo. La verifica puntuale di tutti gli elementi fondamentali alla vita di questo ente”.

“PARERE POSITIVO DOPO MODIFICHE SOSTANZIALI”

“Il giudizio che abbiamo espresso è cambiato da non favorevole a favorevole, nonostante le riserve, perché le modifiche di cui abbiamo preso atto sono state importanti, non certamente marginali ma sostanziali. C’è stato presentato un Dup molto completo ed evidenziante, rispetto al precedente, le strategie dell’amministrazione e gli obiettivi gestionali. Il Dup che abbiamo esaminato presenta una programmazione che prima non era visibile”, ha affermato il presidente dell’Oref di Roma Capitale, Tiezzi, intervenendo in Assemblea capitolina per illustrare la relazione sul bilancio con cui il collegio dei revisori ha espresso parere favorevole con prescrizioni. “Questo è un primo elemento, ma non l’unico- ha sottolineato Tiezzi-. Ci sono stati degli interventi importanti. Primo tra tutti un accantonamento al fondo rischi, quindi una presa di coscienza della presenza di questi rischi nel precedente bilancio. L’accantonamento era di circa 20 milioni, adesso il fondo è stato incrementato, tenendo conto di potenziali rischi derivanti dal contenzioso, prima non previsto. Il problema del contenzioso a Roma è consistente, e con l’emendamento l’accantonamento c’è”.

“Altro elemento che ci ha fatto cambiare posizione- ha proseguito la presidente dei revisori- è stato il discorso delle entrate. Più volte questo organismo, anche precedentemente a noi, ha fatto appello alla necessità di agire sulle entrate con politiche di recupero. Nel bilancio che abbiamo verificato questa politica era assente. Le stesse entrate previste ci sono sembrate essere, data la situazione dell’ente, troppo contenute, troppo poco ambiziose. Con l’emendamento sulle entrate è stato fatto un intervento, quindi le entrate previste sono superiori. Inoltre, mentre nel precedente bilancio si prevedeva pareggio di parte corrente, in questo secondo caso ciò non avviene”. In più, ha continuato Tiezzi, “altro elemento fondamentale è il prospetto dell’equilibrio finale. Nel precedente bilancio abbiamo detto che non era in equilibrio. Adesso compaiono voci che prima non c’erano. Il prospetto era carente di aspetti fondamentali. Con i fondi a seguito della Legge di bilancio, con previsione di entrate più corpose, con il discorso del riconoscimento dei debiti fuori bilancio che ha alleggerito l’ente di circa 100 milioni di debiti, è chiaro che si è recuperato notevolmente l’equilibrio finale, e i saldi sono più consistenti”.


“UFFICI DOVREBBERO COORDINARSI TRA LORO”

“E’ necessario per il bene dell’ente che gli uffici collaborino tra di loro, che ci sia coordinazione, comunichino tra loro. Se non c’è comunicazione non si può quantificare la reale situazione dell’ente. Nonostante le verifiche, la reale situazione dell’ente in qualche modo ci sfugge, quindi è fondamentale il coordinamento tra gli uffici”, ha detto ancora Tiezzi.

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