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Una “Umarel card” per chi vuole guardare i lavori. Così si finanzia il restauro di San Petronio

BOLOGNA - Gadget di vario genere, visite guidate, cene in terrazza, e soprattutto la "Umarel card" per assistere,

Pubblicato:27-01-2016 16:35
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:51

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BOLOGNA – Gadget di vario genere, visite guidate, cene in terrazza, e soprattutto la “Umarel card” per assistere, in date prestabilite, ai lavori di restauro. Questi i premi per chi deciderà di finanziare il restauro della Basilica di San Petronio a Bologna partecipando alla campagna di crowdfunding “Io sostengo San Petronio”, lanciata dall’associazione “Succede solo a Bologna” in collaborazione con gli Amici di San Petronio e l’appoggio del Comune per raccogliere, entro la fine dell’anno, i 200.000 euro necessari per completare il restauro.

umarell_bologna3Presentando l’iniziativa a Palazzo D’Accursio, l’assessore alla Promozione della città Matteo Lepore sottolinea “lo straordinario valore che San Petronio ha per Bologna, specialmente quest’anno in cui ricorrono i 900 anni del Comune”, aggiungendo che “grazie a questa campagna sarà anche possibile, per i bolognesi ma non solo, conoscere meglio questo luogo”. Gli fa eco il presidente di “Succede solo a Bologna” Fabio Mauri, che pone l’accento proprio sulle visite guidate “in luoghi interni alla chiesa normalmente non accessibili e agli stessi cantieri”, visite che saranno condotte “da artisti e altri personaggi noti, che stiamo contattando per verificare la loro disponibilità”. Mauri aggiunge un particolare divertente, spiegando che “l’idea della ‘Umarel card’ è nata quando il rappresentante di un’impresa edile mi disse che, se avesse venduto dei biglietti per assistere ai lavori dei cantieri, sarebbe rientrato di tutte le spese“. Da qui la decisione di consegnare, anche a chi donerà la cifra minima di cinque euro (il massimo è 100.000) questa card, che permetterà appunto di “visitare i cantieri e di assistere ai lavori di restauro”.

san_petronio_bolognaOvviamente, più soldi si donano, più i “premi” sono consistenti: ad esempio, con 500 euro si ha diritto a una cena per due persone sulla terrazza panoramica e, conclude Mauri, “se qualcuno donerà 100.000 euro, una cappella restaurata prenderà il suo nome”. Un altra delle ragioni per contribuire al restauro è data, secondo il presidente degli Amici di San Petronio Gianluigi Pagani, dal fatto che “San Petronio viene visitato ogni anno da un milione e mezzo di persone, ed è aperto 365 giorni l’anno, quindi mi pare giusto contribuire alla sua manutenzione”.


Tra le associazioni che sosterranno la campagna c’è anche Ascom, che come spiega Antonio Cocchini “ha già contribuito al nuovo impianto di illuminazione di San Petronio, e anche in questa occasione non si tirerà indietro, donando una cifra ancora da definire e promuovendo in tutti i modi possibili questa campagna di crowdfunding”. Nessun contributo economico diretto, specifica invece Lepore, “verrà dato dal Comune, che si impegnerà però con ‘opere di bene’, facendo promozione e mettendo a disposizione alcune sue strutture, ad esempio il punto Bologna Welcome, per sostenere la raccolta fondi”. Per lanciare la campagna, inoltre, alle 21 di sabato si terrà, proprio nella Basilica, la serata “Bologna in musica – Viaggio tra le note della città”, in cui, fa sapere Mauri, “i Musici dell’Accademia filarmonica eseguiranno brani di musicisti legati a Bologna, tra cui Mozart, per una vera e propria visita guidata in musica”. Infine, chiude il presidente di “Succede solo a Bologna”, al termine della raccolta fondi “tutte le spese saranno rendicontate pubblicamente, indipendentemente dalla cifra raccolta”. Tutti i dettagli della campagna sono disponibili sul sito web www.iosostengosanpetronio.it.

di Andrea Mari, giornalista professionista

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