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Istat, a gennaio è record di fiducia per i consumatori

Si tratta del livello piu' alto dall'inizio delle serie storiche, 21 anni fa

Pubblicato:27-01-2016 12:28
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:51

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felicitàROMA – A gennaio 2016 l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta a 118,9 da 117,7 del mese precedente. Si tratta del livello piu’ alto dall’inizio delle serie storiche, 21 anni fa (gennaio 1995). Per quanto riguarda le imprese, l’indice composito del clima di fiducia, scende a 101,5 da 105,6. Lo rileva l’Istat.

Tutte le stime delle componenti del clima di fiducia dei consumatori migliorano. L’incremento risulta maggiore per le componenti personale e corrente (rispettivamente a 107,6 da 104,5 e a 113,5 da 109,1) e più contenuto per la componente economica (a 153,5 da 153,0) e quella futura (a 127,7 da 127,3).

Diminuiscono lievemente i saldi delle stime sia dei giudizi sia delle attese sull’attuale situazione economica del Paese (a -25 da -24 e a 24 da 25, rispettivamente). Per i giudizi sui prezzi nei passati 12 mesi il saldo scende a -25 da -16. Quanto alle attese sui prezzi nei prossimi 12 mesi, il saldo passa a -13 da -11. Calano le attese di disoccupazione (a 1 da 2).


Riguardo le imprese, il clima di fiducia scende in misura significativa nei servizi di mercato (a 106,6 da 113,9) e nel commercio al dettaglio (a 101,9 da 108,8); mostra un calo contenuto nella manifattura (a 103,2 da 104,0) e registra una lieve flessione nelle costruzioni (a 114,6 da 114,8). Nelle imprese manifatturiere peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione (a -13 da -11 e a 11 da 12, rispettivamente), mentre i giudizi sulle scorte rimangono stabili (a 4). Nelle costruzioni migliorano le attese sull’occupazione (a -10 da -11) ma peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (a -39 da -37). Nei servizi di mercato si contraggono i giudizi e le attese sugli ordini (a 6 da 10 e a 4 da 9 i rispettivi saldi), e le attese sull’andamento generale dell’economia (a 8 da 21). Nel commercio al dettaglio peggiorano sia i giudizi sulle vendite correnti (a -2 da 12) sia le attese sulle vendite future (a 26 da 29); in accumulo sono giudicate le scorte di magazzino (a 11 da 7).

RENZI: TORNA FIDUCIA, PER ITALIANI FUTURO NON È PIÙ MINACCIA – “Tutti gli indicatori ci dicono che in Italia sta tornando la fiducia. Oggi Istat addirittura certifica che la fiducia dei consumatori italiani è al top da 21 anni. I talk show non daranno questa notizia, ma non importa: è un fatto enorme. Perché? Perché è il segno che finalmente per gli italiani il futuro non è più una minaccia”. Lo scrive su facebook il premier Matteo Renzi. “Che il futuro non è così male come ce lo hanno descritto per anni- dice ancora Renzi-. E che se tutti facciamo la nostra parte questo nostro amato Paese tornerà a essere leader in Europa e nel mondo. Italiano tra gli italiani, so che dobbiamo insistere, lavorare, perseverare senza tregua. Ma aver restituito il futuro agli italiani è la riforma più bella e più importante che ha fatto la politica negli ultimi due anni. Avanti tutta, l’Italia riparte”.

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