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Manovra, Di Maio: “Tema non sono i numerini”. Salvini: “Non ci attacchiamo allo zero virgola”

"Il tema- dice il vicepremier Di Maio- non è lo scontro con la Ue sul 2,4%"

Pubblicato:26-11-2018 08:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:49
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ROMA – I saldi della manovra cambieranno di poco o il deficit rimarrà al 2,4%? “Il tema non sono i numerini ma i cittadini”. Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro e delle Politiche sociali, lo dice a Radio Radicale. “Il tema non è lo scontro con l’Ue sul 2,4%“, precisa.

“L’importante è che questa manovra abbia dentro gli obiettivi che ci siamo dati con il contratto di governo, quindi stiamo parlando di quota 100 per le pensioni, il reddito di cittadinanza per formare i giovani e meno giovani e tenerli nel mondo del lavoro, le pensioni di cittadinanza per persone che hanno la pensione minima e vanno alla mensa dei poveri perchè sono in difficoltà, i rimborsi ai truffati delle banche, oltre a tutto quello che riguarda il pacchetto imprese, tra cui l’Ires al 15% per chi assume- afferma Di Maio-. Queste sono misure dalle quali non possiamo prescindere. Poi, se all’interno della contrattazione deve diminuire un po’ di deficit per noi non è importante, il tema non è lo scontro con l’Ue sul 2,4%, l’importante è che non si abbatta di una sola persona la platea che riceve quelle misure”.


Nel vertice di “stasera dobbiamo parlare di tante cose sulla legge di bilancio, tra cui tanti emendamenti presentati dal governo, altri presentati dal Parlamento”, dice ancora Di Maio a Radio Radicale.

“Ci sono tante iniziative che stiamo portando in legge di bilancio, anche per questo il presidente Conte ha detto all’Ue che la manovra sarà approvata dal Parlamento- dice Di Maio- e per questo dovete darci anche il tempo di farla discutere ai parlamentari, perchè il Parlamento è sovrano e potrà innovarla, migliorarla e perfezionarla”.

SALVINI: “NON CI ATTACCHIAMO A ZERO VIRGOLA, NO ALIBI A UE”

Sulla manovra “non ci attacchiamo allo zero virgola uno in più o in meno. Disponibili a togliere alibi a Bruxelles”. Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno, lo dice al Giornale radio di Rai Radio 1, il Gr1.

Il governo sta ammorbidendo la linea? “No, noi applichiamo il buonsenso e la concretezza, che non si attacca allo 0,1 in più o in meno– spiega Salvini-. E’ una manovra che si fonda sul diritto al lavoro, il diritto alla pensione, il diritto alla salute e la riduzione fiscale. E quindi se a Bruxelles pensano di tenere in ostaggio il governo o sessanta milioni di italiani su uno zero virgola, siamo disponibilissimi a togliergli qualunque alibi”.

Ad esempio, “se gli esperti ci dicessero che per legge Fornero e reddito di cittadinanza nel 2019 come anno di avvio potranno servire anche meno dei 16 miliardi che abbiamo stanziato- dice il vicepresidente del Consiglio- una parte di quei soldi li possiamo destinare ad altre voci”.

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