FIRENZE – La cultura è la prima vittima del terrorismo, ma ne è anche il principale antidoto. Negli anni della “Guerra fredda” il pianeta rischiò “la catastrofe nucleare”, ma allora “il nemico era comune, la minaccia evidente”. Gli attentati di Parigi hanno svelato “minacce ibride e complesse, più difficili da individuare”. Lo sottolinea il sindaco di Firenze, Dario Nardella, nell’intervento che apre i lavori del vertice Nato, organizzato da gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente, in corso a Palazzo Vecchio.
Un pericolo ibrido “come lo sono le organizzazioni terroristiche che hanno organizzato i grandi attentati, sia in Oriente che in Occidente, la cui matrice ideologica, culturale, religiosa, politica, mira a stravolgere l’ordine sociale e le nostre libertà”. Ma è soprattutto “la cultura la vittima privilegiata del terrorismo“, per questo è “l’antidoto stesso al terrore. Il terrorismo- infatti- non vince dove i valori sono saldi e le civiltà sono forti”.
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