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Clima, Lav: “Per il cambiamento è necessario cambiare menù”

Il nostro vero e concreto 'Protocollo di Kyoto', e ora- speriamo- di Parigi con il Vertice #Cop21- può e deve iniziare dalla nostra tavola.

Pubblicato:26-11-2015 12:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:38

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climaI cambiamenti climatici rappresentano un’emergenza globale e locale in grado di condizionare pesantemente il futuro del Pianeta e della sua popolazione, umana e non umana. Un’emergenza che deve essere affrontata prima di raggiungere il punto di non ritorno: questo lo scopo, almeno nelle intenzioni, della COP 21, la XXI Conferenza delle Parti, della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc), che si terrà a Parigi da domenica al 12 dicembre con l’obiettivo di concludere, per la prima volta in oltre 20 anni di mediazione da parte delle Nazioni Unite, un accordo vincolante e universale sul clima, accettato da tutte le Nazioni.

Troppo spesso ci si dimentica di quanto ingente sia il contributo degli allevamenti all’inquinamento in genere e alle emissioni di gas serra in particolare”, dichiara Gianluca Felicetti, presidente Lav. Il sistema degli allevamenti è infatti responsabile: di una percentuale tra il 18% e il 51% (a seconda degli studi) delle emissioni di Gas Serra  imputabili alle attività umane; del 65% degli ossidi di azoto (dal letame) che hanno un potenziale climalterante 265 volte maggiore della CO2; del 37% del metano, in gran parte prodotto dal sistema digestivo dei ruminanti; del 64 % dell’ammoniaca, che contribuisce significativamente alle piogge acide e all’eutrofizzazione.

Cambiare il modello di consumo alimentare abbandonando i prodotti di origine animale è non solo necessario, quindi, ma fondamentale per la riduzione delle emissioni di gas serra. Secondo uno studio della Chalmers University of Technology, infatti, “Le stime indicano infatti che entro il 2050 le carni bovine e ovine rappresenteranno la fonte della metà di tutte le emissioni di gas serra da allevamento, ma contribuiranno solo al 3 per cento dell’assunzione necessaria di calorie per l’uomo. Formaggio ed altri latticini contribuiranno, invece, a circa a 1/4 dell’inquinamento totale del settore”. Un’alimentazione su base vegetale, invece, impatta sull’ambiente complessivamente 7 volte meno di una onnivora.


Dalle scelte alimentari quotidiane di ognuno, quindi, può nascere quel cambiamento positivo che nessun vertice governativo probabilmente avrà il coraggio di decidere- aggiunge Paola Segurini responsabile Lav settore Veg e cambiamenu.it- In attesa che dalla Conferenza di Parigi emergano soluzioni tempestive ed efficaci, ciascuno può intervenire in modo risolutivo iniziando a preferire un’alimentazione davvero “sostenibile” per il Pianeta, cioè priva di ingredienti animali”.

La Lav marcerà per cambiare menu (www.cambiamenu.it), insieme a Probios e Microbike, che hanno messo a disposizione i loro prodotti  per veicolare il messaggio di rispetto del Pianeta. “Il nostro vero e concreto ‘Protocollo di Kyoto’, e ora- speriamo- di Parigi con il Vertice #Cop21- può e deve iniziare dalla nostra tavola. Amici ambientalisti, compagni vicini alla sofferenza degli umani del Sud del mondo, la ricetta c’è: cambiate menu anche voi! C’è più gusto, e coerenza, ad essere vegani”, conclude Felicetti, presidente della Lav.

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