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I carabinieri recuperano ‘Tomba del guerriero’, trafugata da Paestum: risale al 300 a.C.

A rivestire i resti della tomba, cinque affreschi che ritraggono la vita di un giovane guerriero in trionfo

Pubblicato:26-11-2015 13:00
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:38

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ROMA – E’ una tomba risalente al 300 avanti Cristo il prezioso reperto ritrovato dai Carabinieri nucleo tutela patrimonio culturale e proveniente dal sito archeologico di Paestum, dove è stata trafugata.

A rivestire i resti della tomba, cinque affreschi che ritraggono la vita di un giovane guerriero in trionfo mentre, armato, conduce un mulo che sulla groppa trasporta un carico, probabilmente bottino di guerra. Il ritrovamento è stato presentato dal ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, nella sede del Museo storico dei Carabinieri di piazza Risorgimento, a Roma, insieme al comandante generale dell’Arma, Tullio Del Sette, in occasione della mostra ‘L’Arma custode della memoria’. Con loro, anche il direttore del sito di Paestum, Gabriel Zuchtriegel, che ha spiegato come “senza dubbio proviene da Paestum e risale intorno al 300 avanti Cristo. La tomba rappresenta i momenti della vita di un giovane guerriero membro dell’aristocrazia lucana: il suo rientro con un bottino di guerra, accolto dalle donne della casa. A Paestum- ha aggiunto- ce ne sono centinaia, ma ogni tomba è unica. Non conosciamo la sua ubicazione precisa e non abbiamo il corredo. Questo perché la tomba non è stata scavata da archeologi ma durante scavi clandestini che sono devastanti per l’archeologia”. (Foto L. Inciocchi)


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