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Sabrina Alfonsi: “In piazza contro Raggi e Salvini, ma no al corteo di Forza nuova”

Intervista alla presidente del I Municipio

Pubblicato:26-10-2018 14:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:43

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ROMA – Sarà un autunno caldo per la città di Roma. La Capitale da questo pomeriggio al 10 novembre sarà attraversata da una serie di sit in, marce e proteste di vario tipo. Domani alle 10.30 in piazza del Campidoglio è prevista la manifestazione “Roma dice basta” contro le politiche dell’amministrazione Raggi. Mentre il 10 la città sarà scossa da un grande corteo contro il razzismo e contro le politiche del ministro degli Interni, Matteo Salvini. A San Lorenzo, invece, questo pomeriggio si tornerà a ricordare Desiree, la giovane uccisa brutalmente tre giorni fa dopo uno stupro di gruppo. E si è ancora in attesa delle decisioni della Questura sulla manifestazione che domani, sempre a San Lorenzo, vorrebbe tenere Forza Nuova. Di tutto questo abbiamo voluto parlare con il presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi.

Presidente Alfonsi, partiamo dalla manifestazione di domani contro le politiche dell’amministrazione guidata da Virginia Raggi. Lei sarà presenta in piazza?


Alla manifestazione di domani ‘Roma dice basta’ sicuramente ci sarò. Anche come Istituzione diciamo basta: il Campidoglio è fermo, non ci sono risposte e la città è allo sbando- ha dichiarato Alfonsi-. Da qualche mese abbiamo chiesto le dimissioni dell’assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari, insieme ad altri presidenti di Municipio come De Bello, Ciaccheri e Caudo perché la situazione dei rifiuti e del verde è più che emergenziale. Non abbiamo avuto risposte e nemmeno è stato programmato il Consiglio dove dovevamo essere auditi come presidenti. Sono condivisibili tutti i motivi per cui si fa questa manifestazione. Sarò lì perché le piazze vanno ascoltate e perché ci sarà gran parte del mio elettorato e anche quei cittadini che al mio ballottaggio erano stati tentati da un cambiamento per la città e che non mi votarono. Gli stessi che oggi stanno tornando sui loro passi perché non hanno visto il cambiamento sbandierato ma invece stanno vedendo i tanti ‘no’ che stanno rovinando la città. Sarà una manifestazione molto civica partita da sei donne e questo mi sembra una cosa molto bella. Poi ha avito adesione comitati spontanei che si danno da fare per migliorare le loro zone, scuole o giardini. Sarà una manifestazione di protesta ma anche una festa”.

Da piazza del Campidoglio a San Lorenzo, che sta diventato il terreno di confronto tra diversi modi di manifestare: oggi il sit in dei cittadini “San Lorenzo abbraccia Desiree”. Domani, se la questura la autorizzerà, la temuta manifestazione di Forza Nuova contro gli stranieri.

Io sarò questo pomeriggio a San Lorenzo. Quanto accaduto a Desiree è gravissimo, non si può morire per queste violenze- ha spiegato la presidente del Municipio I-. Sarò lì con le donne e al fianco della presidente del Municipio II, Francesca Del Bello. La sostengo anche sul fatto che ha chiesto di non far svolgere la manifestazione di Forza Nuova dopo che l’altro giorno c’è stata una passerella del ministro degli Interni, Matteo Salvini, davvero non accettabile. E sarò lì perché le istituzioni devono mettersi in rete per dare delle risposte. Sulla manifestazione di Forza Nuova, inoltre, bisogna stare attenti perché è prevista anche una protesta con gli studenti. E la concomitanza aggrava la situazione. Quindi no alla manifestazione di Forza Nuova, sì al sit-in di questo pomeriggio a San Lorenzo per Desiree”.

Cosa ne pensa, allora, della manifestazione del 10 novembre proprio contro il razzismo e le politiche del ministro Salvini?

“Noi sabato scorso abbiamo voluto fare una tavolata romana senza muri per dire no alle politiche di Salvini e per fare che esiste una città che non è razzista e accoglie. La manifestazione del 10 dice lo stesso con un altro tono e un’altra modalità, ma di certo oggi c’è bisogno di contrastare le politiche che non ci appartengono. Abbiamo detto no alla videosorveglianza nelle scuole, diciamo no al combattere alcuni fenomeni solo con la polizia e l’uso della forza e diciamo soprattutto no al razzismo”, ha concluso Alfonsi.

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