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Approvato il Rosatellum bis, ecco come funziona la nuova legge elettorale

Come alla Camera, la riforma del sistema di voto è passata grazie al patto a quattro Pd-Ap-Fi-Lega a cui si è aggiunto anche il gruppo Ala di Denis Verdini

Pubblicato:26-10-2017 14:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:50

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ROMA  – Ecco il Rosatellum bis, il nuovo testo della legge elettorale che dopo il si’ dell’aula del Senato diventa legge. Come alla Camera, la riforma del sistema di voto è passata grazie al patto a quattro Pd-Ap-Fi-Lega a cui si è aggiunto anche il gruppo Ala di Denis Verdini.

MIX PROPORZIONALE-UNINOMINALE, COME SARANNO I COLLEGI

Si tratta di un Mattarellum profondamente corretto con una forte impronta proporzionale che prevede la suddivisione in collegi uninominali (36%) e collegi plurinominali (64%), senza premio di maggioranza. In pratica, un sistema elettorale misto, con un turno unico, in cui l’assegnazione di 231 seggi alla Camera e di 109 seggi al Senato e’ effettuata in collegi uninominali con formula maggioritaria, in cui vince il candidato piu’ votato. La presenza di numerosi collegi uninominali creerà un incentivo a coalizzarsi tra i vari partiti. L’assegnazione dei restanti seggi avviene con metodo proporzionale, nell’ambito di collegi plurinominali. Il numero dei collegi sara’ di circa 65. Tocchera’ al governo definirli con una delega legislativa da attuarsi entro 30 giorni dall’entrata in vigore.


LE CIRCOSCRIZIONI

Le circoscrizioni sono 20 per il Senato, una per ogni regione. Per la Camera le circoscrizioni sono 28. Esse coincidono con il territorio delle Regioni. Tuttavia per alcune Regioni più popolose, si hanno più circoscrizioni: 4 per la Lombardia; 2 per il Piemonte, per il Veneto, per il Lazio, per la Campania, per la Sicilia.

LE COALIZIONI

I partiti potranno presentarsi da soli o in coalizione. La coalizione e’ unica a livello nazionale per piu’ liste. Le dichiarazioni di collegamento devono essere reciproche. I partiti o le coalizioni di liste dovranno depositare, contestualmente al deposito del contrassegno elettorale, il programma con l’indicazione del candidato premier. La soglia di sbarramento sia per la Camera che per il Senato sara’ al 3% per le liste singole e al 10% per le coalizioni a livello nazionale (con la concorrente soglia del conseguimento del 3 per cento da parte di almeno una lista infracoalizione). Qualora la coalizione non valichi quella soglia, si intende che superi lo sbarramento la lista infra-coalizione, la quale abbia conseguito almeno il 3 per cento.

LA DISTRIBUZIONE DEI SEGGI

Per il SENATO

sono previsti 116 collegi uninominali (comprensivi di 1 collegio uninominale in Valle d’Aosta e 6 collegi uninominali in TrentinoAlto Adige). Entro i collegi uninominali, il Molise ne dispone di 1. Nella circoscrizione estero 12. I restanti collegi sono plurinominali. Essi sono costituiti (aggregando il territorio di collegi uninominali contigui) in modo tale che a ciascuno sia assegnato, di norma, un numero di seggi non inferiore a due e non superiore a otto di candidati proporzionali. Il riferimento è qui al numero di candidati proporzionali (e non a tutti i candidati nel collegio plurinominale: questi sono determinati complessivamente con riferimento alla popolazione, e comprendono i candidati uninominali e i candidati proporzionali, questi ultimi nel numero determinato dalla ‘forcella’).

Per la CAMERA dei deputati

Sono previsti 232 collegi uninominali (comprensivi di 1 collegio uninominale in Valle d’Aosta, 6 collegi in Trentino Alto-Adige). Entro i collegi uninominali, il Molise ne dispone di 2. Nella circoscrizione estero 12. I restanti collegi sono plurinominali. Essi sono costituiti (aggregando il territorio di collegi uninominali contigui) in modo tale che a ciascuno sia assegnato, di norma, un numero di seggi non inferiore a tre e non superiore a otto di candidati proporzionali.

LISTINI E PLURICANDIDATURE

Nei collegi plurinominali, dove vale il proporzionale, sono previsti listini molto corti, dai 2 ai 4 candidati massimo. Quanto alle pluricanditarure, saranno possibili ma limitate (massimo 5) nei collegi plurinominali. Nessuno puo’ essere candidato in piu’ di un collegio uninominale, a pena di nullita’. E’ pero’ consentita la candidatura dello stesso candidato in un collegio uninominale e nei collegi plurinominali fino a un massimo di cinque.

LA SCHEDA CON ISTRUZIONI DI VOTO E TAGLIANDO ANTI-FRODE

La scheda elettorale sara’ unica e conterra’ le istruzioni per informare gli elettori su come verra’ distribuito il voto. Non c’e’ possibilita’ di voto disgiunto. La scheda sara’ dotata di apposito tagliando rimovibile con un numero progressivo anti-frode per evitare scambi tra schede bianche e schede pre-stampate.

ELETTI ALL’ESTERO

Si prevede che i cittadini italiani possono essere candidati in una sola ripartizione della circoscrizione estero. La norma è stata ribattezzata “anti Verdini”. (DIRE) Roma, 26 ott. – Ecco il Rosatellum bis, il nuovo testo della legge elettorale che dopo il si’ dell’aula del Senato diventa legge. Come alla Camera, la riforma del sistema di voto è passata grazie al patto a quattro Pd-Ap-Fi-Lega a cui si è aggiunto anche il gruppo Ala di Denis Verdini.

EQUILIBRIO DI GENERE

Viene fissata una quota di genere nella proporzione di 60-40% che al Senato sara’ su base regionale accrescendo le chance per le donne di essere inserite in lista.

RACCOLTA FIRME

Saranno esonerati dalla raccolte delle firme necessarie per presentarsi alle elezioni i gruppi parlamentari che si sono costituiti prima del 15 aprile 2017. Dimezzato il numero delle firme (ne basteranno circa 750) per i partiti fuori dal parlamento o di nuova formazione che non hanno un proprio gruppo parlamentare. La deroga sara’ valida solo per le prossime politiche.

AUTENTICATORI/CERTIFICATORI

Per le prossime elezioni anche gli avvocati abilitati al patrocinio in Cassazione potranno autenticare le firme per la presentazione delle liste elettorali.

NORME DI TRASPARENZA

Vengono inserite nel Rosatellum bis le norme di trasparenza che prevedono che i partiti, i movimenti e gruppi politici organizzati che si presentano alle elezioni abbiamo uno Statuto. Chi ne sara’ sprovvisto (come nel caso M5S) potra’ presentare liste elettorali solo indicando elementi minimi di trasparenza, come il legale rappresentante, il titolare del contrassegno, gli organi del partito, la composizione e le funzioni. Tutto sara’ pubblicato online dal sito del ministero dell’Interno, insieme al programma elettorale, al nome del capo della forza politica e alle liste presentate.

 

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