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Digitale. Firme, fatturazione, privacy e conservazione: partono i 4 tavoli Anorc 2018-2019

Aperti oggi a Roma saranno attivi fino a marzo con lo scopo di produrre un documento unico, in grado di accogliere le voci degli esperti e dei maggiori esponenti del mercato della digitalizzazione e della privacy, destinato alle istituzioni, da presentare in occasione del Dig.Eat 2019.

Pubblicato:26-09-2018 14:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:36

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ROMA – Quattro gruppi che lavoreranno in particolare su ‘Firme e sigilli’, ‘Fatturazione elettronica’, ‘Conservazione in-house per le PA’ e ‘Gdpr, sistemi e processi di conservazione’. È l’iniziativa voluta da Anorc Mercato e aperta oggi a Roma al Centro Congressi Cavour per portare all’attenzione delle istituzioni le criticità nell’applicazione della normativa vigente in ciascuno dei rispettivi settori, in modo da contribuire ad individuare le possibili soluzioni per superarle.

I quattro tavoli saranno attivi da settembre 2018 a marzo 2019 per arrivare, attraverso momenti di confronto e incontri virtuali intermedi tra esperti ed esponenti del mercato della digitalizzazione e della privacy, alla redazione di un documento unico diviso in quattro capitoli – uno per ogni tavolo di lavoro – da presentare al Dig.Eat 2019, per mettere nero su bianco elementi di criticità, soluzioni per il loro superamento e proposte per un aggiornamento normativo.

“È importante essere consapevoli che i temi che ci stanno a cuore non sono tra le primissime priorità dell’agenda di governo- dichiara in apertura Riccardo Genghini, notaio, esperto di sicurezza informatica e Presidente di Anorc- Presto però arriverà un momento in cui la politica avrà bisogno di portare a casa risultati tangibili e, se noi avremo le idee chiare, potremo dare il nostro contributo come associazione. I tavoli aperti oggi avranno, in questo senso, un importante ruolo di approfondimento e condivisione”.


Un obiettivo ribadito dal direttore generale di Anorc, Alessandro Selam, che ha illustrato le attività di ciascun gruppo di lavoro sottolineando la loro importanza come “spazi di incontro e confronto su aspetti concreti tra attori che a vario titolo operano nel mercato digitale” i cui risultati saranno “un punto fermo per lo sviluppo di iniziative e progetti sul digitale in Italia”.

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Al centro del tavolo dedicato a ‘Conservazione in-house per le PA’, coordinato da Laura Flora, primo tecnologo presso l’Osservatorio astronomico di Trieste – e presentato oggi da Luigi Foglia, avvocato esperto di normativa sulla conservazione digitale, responsabile della conservazione e segretario generale ad interim di Anorc – ci sono in particolare: lo studio delle nuove tecnologie per la creazione e la gestione dei documenti e delle informazioni, la valutazione dell’impatto costi/benefici nei processi di gestione e conservazione della PA e la compatibilità con le reali esigenze amministrative.

E ancora: i Servizi SaaS, l’interoperabilità e l’usabilità dei dati ai fini della trasparenza, la definizione delle modalità di comunicazione degli incidenti per i sistemi di conservazione e una revisione delle linee guida di AgID. Di analisi delle principali novità introdotte dal Gdpr, trattamento interno del dato e conservazione dei documenti, regole deontologiche alla base della liceità del trattamento e conservazione di dati biometrici, si occuperà invece il gruppo di lavoro dedicato al regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, coordinato da Franco Cardin, componente della giunta esecutiva e del consiglio direttivo di Anorc.

Andrea Caccia, ingegnere esperto di fatturazione elettronica del comitato dei saggi di Anorc e delegato ai tavoli di lavoro internazionali in materia per Sbs (Small Business Standards), coordinerà il tavolo ‘Fatturazione elettronica’ (Fe) che concentrerà i lavori sull’evoluzione storica della normativa e sull’attuale sistema di fatturazione, sulle ragioni per cui dal prossimo gennaio sarà obbligatoria la Fe, sulle implicazioni organizzative e fiscali e sull’impatto che avrà il suo sviluppo. Peculiarità di firme, sigilli e strumenti di identità digitale, Spid, Cie e Cns, valore di ciascuna tipologia di firma e loro corretto utilizzo nei processi di formazione e gestione documentale, conservazione di firme e sigilli alla luce del regolamento eIDAS, saranno invece i principali temi su cui lavorerà il gruppo ‘Firme e sigilli’, coordinato da Giovanni Manca, ingegnere esperto di digitalizzazione documentale e vicepresidente di Anorc, che proporrà all’attenzione del gruppo anche la differenza tra identità e firma nel Cad e la possibilità di arrivare ad una definizione univoca di sigla, visto, firma e sottoscrizione.

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