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Vaccini, Regione Emilia-Romagna: “Sconcertati da parole ministro”

L'assessore alla Sanità Sergio Venturi commenta l'ultimo annuncio del ministro Grillo

Pubblicato:26-09-2018 11:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:36

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Dichiarazioni “sconcertanti” che hanno solo l’effetto di “mettere in confusione i genitori“. Non si fa attendere la replica della Regione Emilia-Romagna alle parole del ministro della Salute, Giulia Grillo, che ieri ha anticipato l’intenzione del Governo di mantenere l’obbligo solo del vaccino contro il morbillo e non per l’esavalente.

“Sono dichiarazioni sconcertanti- attacca l’assessore regionale alla Sanità dell’Emilia-Romagna, Sergio Venturi- io non ci metto la politica, non mi interessa la polemica tra assessore e ministro. Dico solo che tutti i giorni c’è una novità. E i genitori, io stesso sarei in difficoltà a capire bene le cose, perchè siamo passati da 10 vaccini allo spostare in avanti l’autocertificazione a marzo, passando da un emendamento che diceva una cosa ancora differente, poi ritirato”.

Nei giorni scorsi, sottolinea Venturi, “abbiamo saputo che la ministra ha fatto quello che auspichiamo che tutte le donne in gravidanza facessero, ovvero i richiami vaccinali in particolare per la pertosse. Poi, ieri pomeriggio abbiamo saputo che l’esavalente non serve più, che è solo raccomandato: basta quello del morbillo. Questa cosa- incalza l’assessore- mette in confusione chiunque e noi non ci possiamo permettere di scherzare con malattie così serie e gravi“.


“Esavalente protegge da malattie ancora letali”

L’esavalente, ricorda Venturi, copre malattie che “ancora in Europa uccidono”, come la difterite, la poliomelite o il tetano, “che fa ancora 20 morti all’anno”. Oppure l’epatite B, “che abbiamo eradicato grazie all’introduzione del vaccino 25 anni fa”. Venturi scuote la testa. “Che bisogno c’è?- si chiede l’assessore- hanno in mente un progetto di legge? Lo portino in Parlamento, se lo approvino, ma lascino in pace i genitori”, ai quali occorre dare “almeno qualche certezza ogni tanto su cosa devono fare per i loro bambini che vanno a scuola. Noi lo abbiamo detto. La nostra legge è completamente in vigore, quindi i bambini non entrano al nido se i loro genitori non hanno la bontà di vaccinarli con le quattro vaccinazioni che rimangono comunque obbligatorie”.

Venturi rinnova dunque l’invito al Governo a fare “un minimo di chiarezza, senza tutte queste dichiarazioni di intenti. Eravamo accusati noi di farle, ma questi ne fanno tre al giorno, una differente dall’altra. Noi ai genitori diciamo: tranquilli, nelle scuole e nei nidi in Emilia-Romagna siamo largamente sopra il 95% di vaccinati”. Certo, ammette l’assessore, “dobbiamo ancora migliorare, perchè anche solo un bambino non vaccinato per un bimbo immunodepresso o malato è un pericolo. Quindi dobbiamo lavorare perchè tutti alla fine siano vaccinati. Però spero che in questa regione i genitori abbiano chiaro cosa fare e non fare rispetto alle politiche vaccinali. Ci auguriamo la stessa buona volontà ed educazione da parte del Governo nel non lanciare quotidianamente messaggi che mandano semplicemente in confusione le persone”, conclude Venturi.

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