NEWS:

Referendum costituzionale, il Governo ha deciso: si vota il 4 dicembre

C'è la data ufficiale per il referendum costituzionale

Pubblicato:26-09-2016 16:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:06

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

renzi
ROMA – Il governo ha fissato la data per il referendum sulle riforme costituzionali: si voterà il 4 dicembre. E’ quanto ha deciso il Consiglio dei ministri che è appena terminato.

DI MAIO: RENZI PROVA ALLONTANARE PAURA DI ANDARE A CASA

“Scegliendo il 4 dicembre Renzi non allontana solo la data del referendum, prova ad allontanare la sua paura di andare a casa. Ma quello che è differito non è evitato. #IODICONO”. Lo scrive su facebook Luigi Di Maio (M5s), vicepresidente della Camera.

M5S: SU DATA INDEGNA MELINA SENZA CONSULTO CON OPPOSIZIONI

“E’ grave che Renzi abbia scelto la data del referendum costituzionale senza neanche consultarsi con le opposizioni. Ed è altrettanto grave e vergognoso che abbia negato ai cittadini, per così tanto tempo, la possibilità di esprimersi su un tema così delicato e importante, facendo un’indegna melina. Inoltre, se avesse potuto, il Presidente del Consiglio ci avrebbe fatto votare a Natale o, magari, a Capodanno, nella speranza di scoraggiare la maggioranza degli italiani, che è a favore del no, a recarsi presso le urne e nel tentativo di arrivare a mangiarsi il panettone”. E’ quanto affermano i deputati M5S della commissione Affari costituzionali della Camera, che aggiungono: “Renzi sembra uno di quei prestigiatori del gioco delle tre carte che, pur di vincere, sono disposti a tutto, truccando le regole e prendendosi gioco di tutti”.


SCHIFANI (FI): IL DADO È TRATTO, ORA CONCENTRATI PER IL NO

Renato Schifani“Il dado è tratto. Sappiamo finalmente che si voterà il 4 dicembre e quello che è un diritto sembra quasi una conquista. Adesso però è il momento di lasciare da parte ogni tipo di polemica e di concentrarsi sulla campagna per il ‘no’. Dai sondaggi emerge che anche una quota dei nostri elettori è ancora indecisa”. Lo dice l’ex presidente del Senato, Renato Schifani.

“Occorre quindi una forte mobilitazione di tutti sul territorio– sottolinea- per spiegare con dovizia di particolari perché questa riforma costituzionale è completamente sbagliata. Gli indecisi vanno convinti con intelligenza, smontando pezzo per pezzo e nel merito la propaganda di chi, sulle riforme come in politica economica, promette molto e mantiene nulla”.

FEDRIGA: DATA E’ ULTIMA SQUALLIDA TROVATA DI RENZI

“Il referendum al 4 dicembre e’ l’ultima squallida trovata di Renzi che gli si ritorcerà contro perché la gente lo manderà a casa”. Così il capogruppo della Lega Nord a Montecitorio sulla data per il referendum. “Renzi si comporta come lo studente impreparato– prosegue Fedriga- che rimanda sempre l’esame perché impreparato ma alla fine verrà comunque bocciato”.

MELONI: FINALMENTE ITALIANI CONOSCONO DATA SCADENZA GOVERNO

“Finalmente gli italiani conoscono la data di scadenza di questo governo abusivo: il 4 dicembre si vota per il referendum costituzionale e se vince il no Renzi va a casa“. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

BERGAMINI (FI): GOVERNO RIMANDA SCONFITTA

“Il governo sceglie ultimo giorno utile per far votare gli italiani al referendum. Renzi vuole rimandare la sconfitta ma non potrà evitarla”. Lo scrive in un tweet la responsabile Comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini.

GASPARRI: VOTO QUASI A NATALE? COSÌ RENZI DIRÀ ALTRE FESSERIE

“Finalmente abbiamo una data. Il voto a dicembre per molti aspetti è ridicolo, ma l’importante è che si voti. È chiaro che Renzi ha scelto la data più lontana possibile nell’illusione di raccontare bugie con la legge di stabilità e recuperare il terreno perduto. Più fesserie dirà, meno voti prenderà. Il giochino della data gli servirà a poco anche se costringe gli italiani ad andare a votare quasi a Natale”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it