NEWS:

Migranti, Unicef: In Grecia 27.000 bambini bloccati

In Grecia c'è già una situazione di pesante crisi economica, che per i migranti diventa doppia

Pubblicato:26-08-2016 15:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:00

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

profughi_siria_migranti

ROMA – In Grecia ci sono quasi 27.500 i bambini migranti e rifugiati bloccati ed il numero continua ad aumentare. I minori non accompagnati sono almeno 2.250, ma solo un terzo vive in alloggi formali. Secondo l’Unicef, con l’improvviso aumento degli arrivi, centinaia di bambini rifugiati e migranti sono bloccati in Grecia con gravi esigenze che riguardano l’istruzione e la protezione. Sono arrivate più persone nelle prime tre settimane di agosto che in tutto luglio 2016: 1.920 a luglio; 2.289 al 24 agosto. Questo nuovo afflusso arriva in un momento in cui la Grecia sta lottando per far fronte a un sistema di welfare in difficoltà a causa della crisi economica in atto, lasciando bambini rifugiati e migranti di fronte ad una doppia crisi. In totale, i bambini rappresentano circa il 40% della attuale popolazione bloccata.

“ATTESA TROPPO LUNGA, BAMBINI NON POSSONO ‘PERDERE’ TUTTI QUEGLI ANNI”

migranti_libia4“In Grecia c’è una reale percezione che le famiglie di rifugiati siano sempre costrette ad una lunga attesa– aspettano che la loro richiesta di asilo sia giudicata, che sia presa una decisione in merito al loro trasferimento in altri paesi europei, che i bambini possano ricevere una corretta istruzione e campi da gioco, che possano avere un alloggio adeguato, sono semplicemente in attesa di sapere quale sarà il loro futuro”, ha detto Laurent Chapuis, coordinatore Unicef per la risposta alla crisi dei rifugiati e dei migranti in Grecia. Per i bambini questa attesa è un’eternità– molti provengono da paesi lacerati da conflitti come Siria, Afghanistan e Iraq hanno perso tutto, compreso l’accesso all’istruzione e anni di scolarizzazione e sono ancora una volta “sospesi”.


“ISTRUZIONE E’ UN FORTE MEZZO PER PROTEGGERE BAMBINI DA VIOLENZA”

bambini migrantiL’istruzione è uno dei più efficaci modi per proteggere i bambini da ogni forma di violenza“, ha aggiunto Chapuis. “Questo significa che tutti noi dobbiamo unire le forze per aumentare gli sforzi del governo per fare ritornare i bambini a scuola a settembre”. Recenti rapporti su abusi sessuali, violenza e abbandono sono un’indicazione delle condizioni di vita inadeguate e di meccanismi di protezione dell’infanzia indeboliti. Un welfare pubblico messo a dura prova ha anche aggravato i rischi per i bambini rifugiati e migranti. Nonostante i continui sforzi del governo e dei partner, rimane alto il bisogno di alloggi temporanei, servizi di protezione dell’infanzia e scolastici. Dare ai bambini un’istruzione è una priorità fondamentale per l’Unicef e i suoi partner in Grecia, soprattutto alla luce delle recenti notizie di bambini a rischio. L’Unicef ha sostenuto le attività ricreative e di apprendimento per i bambini rifugiati nel campo di Skaramangas, nei pressi di Atene, con l’ong Piraeus Open School for Immigrants, oltre a fornire 11 aule container. I programmi di istruzione dell’Unicef si stanno ampliando ad altri campi oltre Attica, per raggiungere almeno 5.000 bambini entro la fine dell’anno; prosegue il lavoro con il Ministero dell’Istruzione per aiutare a integrare i bambini rifugiati nel sistema di istruzione greco.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it