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Report del Consiglio grande e generale del 25 luglio – Seduta pomeridiana

La seduta consiliare odierna riprende proseguendo l'esame iniziato ieri dei 104 articoli del “Regolamento del Consiglio Grande e

Pubblicato:26-07-2018 08:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:25

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La seduta consiliare odierna riprende proseguendo l’esame iniziato ieri dei 104 articoli del “Regolamento del Consiglio Grande e Generale”. Si riparte dell’articolo 61 “Informazione dell’attività consiliare” e i lavori proseguono senza intoppi e rapidamente fino alla votazione conclusiva del provvedimento. Nelle dichiarazioni di voto, viene espresso sostegno bipartisan al provvedimento, anche se Rete annuncia di lasciare libertà di voto ai propri consiglieri e il consigliere Pasquale Valentini, Pdcs, comunica all’Aula di voler smarcarsi dal suo gruppo, motivando la sua astensione. Alla fine il progetto di legge viene approvato con 40 voti a favore, 2 contrari e 10 astenuti.

I lavori consiliari proseguono riprendendo l’Ordine del giorno dal comma 5, “Dimissioni della Signora Silvia Cecchetti da membro del Consiglio Direttivo della Banca Centrale della Repubblica di San Marino e sua sostituzione”. Tutti i gruppi di opposizione in accordo indicano come sostituto Giacomo Volpinari, la candidatura viene apprezzata anche dagli interventi di maggioranza, ma la nomina è occasione per aprire il dibattito su Banca centrale e le vicende collegate di attualità.

I lavori proseguiranno in seduta notturna.


Di seguito un estratto degli interventi del pomeriggio.

Comma 19. Progetto di legge qualificata “Regolamento del Consiglio Grande e Generale” (II lettura)

Dichiarazioni di voto

Mimma Zavoli, C10

C10 è molto soddisfatto di come questo Pdl sia arrivato a conclusione del suo iter di approvazione, colgo l’aspetto positivo della capacità dell’intera Aula che, attraverso i suoi rappresentanti, ha collaborato alla definizione di limature, integrazioni ed emendamenti in un tavolo tecnico che si è mosso in una modalità che la classe politica spesso non utilizza, ovvero dimostrando capacità di ascoltare, di trovare la quadra e di dire quello che si pensa.

È una prova che sarebbe interessante riuscire a consolidare di più in quest’Aula, quella di avere da parte di tutti la capacità di portare il proprio contributo, attraverso capacità di ascolto e collaborazione, anche dove le differenze sembrano lontane. A quel tavolo di lavoro ho partecipato, abbiamo avuto momenti non facili ma siamo riusciti a trovare le modalità per giungere a un testo che è per un 95%, o anche più, condiviso. A dimostrazione è l’approvazione veloce avvenuta in quest’Aula a fronte di più di 100 articoli. Il Consiglio si dota finalmente di una nuova platea di regole del gioco a cui tutti dovranno adeguarsi per temi lunghi, oggi ci siamo noi, domani la formazione di questo Consiglio potrebbe essere cambiata, per questo è importante spogliare il regolamento dalle appartenenze. Consentitemi, il consigliere Mina è stato collettore dei momenti di confronto, ringrazio lui e tutti i colleghi di tutte le forze politiche che hanno partecipato a quel tavolo. Auspico che questa modalità possa inaugurare anche momenti diversi che spesso incontrano difficoltà. Il mio gruppo voterà favorevolmente al Pdl.

Alessandro Mancini, Psd

Mi riconosco nelle parole del collega Zavoli, ci accingiamo ad un passaggio importante, non solo per il tempo che ci abbiamo messo, anche per il contesto politico in cui si va ad inserire. Non sfugge infatti a nessuno il clima difficile in Aula, ma su questo tema è stato facile, alla base c’era un rispetto delle parti e la consapevolezza che si lavorava su regole del gioco che non dovevano favorire nessuna delle parti.

Mi associo ai ringraziamenti a Oscar Mina. Si è arrivati a questo buon risultato. Ieri mancava un tassello che poteva compromettere il clima e l’esito del voto, da parte delal maggioranza è arrivata una risposta di buon senso sui tempi, le opposizioni hanno cercato di modulare la proposta nel rispetto della maggioranza e si è giunti alla condivisione. Ringrazio infine la Reggenza che più volte ha sollecitato i consiglieri a concludere l’iter del regolamento in questo semestre.

Matteo Fiorini, Rf

A nome del gruppo di Rf esprimo il voto favorevole a questo Pdl. Esprimo riconoscenza per la capacità di lavorare trasversamente alla definizione delle regole del gioco, una riconoscenza e un ricordo anche per chi si è speso al Pdl nelle precedenti legislature, è infati un acntiere aperto da tempo, in particolare al nostro capogruppo che in più legislature ha contribuito alla mediazione. Sul Pdl convergono diverse sensibilità, è un passo avanti importante e rispetto al regolamento desueto atuale guarda in avanti. Rimangono punti aperti su cui l’aula in futuro continuerà ad interrogarsi, di questo pasaggio politico l’Aula farà tesoro anche del metodo utilizzato.

Gian Matteo Zeppa, Rete

Ci dovrebbe essere un clima costruttivo su ogni cosa su cui l’Aula legifera, auspico questa collaborazione per il regolamento si possa ricordare. Si è infatti riusciti a trovare la quadra, anche se qualcuno ha ancora remore su alcuni aspetti, per esempio sulla durata delle Comunucazioni o sul lato pecuniario. Il punto più forte, su cui si sorregge tutto il regolamento è l’articolo 37 che ribadisce l’insindacabilità di quello che si dice in aula da parte dei consiglieri. E’ il caposaldo, l’avrei messo all’articolo 1 perché da esso si dipana tutto il resto. I
Ritengo che il rispetto del regolamento spetta ai consiglieri anche dalle piccole cose, nel rispetto degli orari e dei ruoli di maggioranza e opposizione, la politica deve fare un salto enorme per potersi evolvere, possiamo avere il migliore regolamento parlamentare, ma conta poco se poi ogni volta si arriva a innumerevoli decretazioni. Chiedo non sia il regolamento a fare la politica, ma sia la politica a trovare sé stessa.
Non lo ritenevo un Pdl urgente, di urgente c’è altro nel paese. Ha portato via poco tempo in aula perché si è trovata laquadra anche sulla questione delle tempistiche. Come movimento Rete lasceremo libertà di voto, ritengo personalmente sia una buona cosa, ma non lo ritengo urgente. È stata la linea dettata dal governo. Ci sono stati litigi, io e Morganti i protagonisti di quei litigi, ma devo essere onesto, al di là di tutto ho avuto la sensazione ci fosse volontà di arrivare a una quadra, come è successo. Credo possa essere il segnale più importante: quando si mettono via scudi e martelli, la politica forse riesce a fare altro, è l’unico esempio dall’insediamento di questo governo che possa far capire a noi stessi che a volte l’ascia di guerra va seppellita.

Alessandro Cardelli, Pdcs

Questo è un progetto cui tutta l’Aula riconosce la continuità della precedente legislatura, come il contributo del consigliere Mina che ha lavorato al Pdl sia in quella legislatura che in questa. Da questo provvedimento ci si è resi conto che il Consiglio Grande e Generale ha mantenuto una responsabilità che altrove non ha trovato. Ascoltare chi la pensa diversamente spesso può infatti portare a risultati. E’ un testo che non ci vede soddisfatti al 100%, è una mediazione, ma la mediazione ci ha portato a un testo concordato che è una miglioria rispetto a quello attuale. Dopo tutto il lavoro fatto, voteremo positivamente al Pdl, è un passo importante per rendere più veloci ed efficenti i lavori consiliari e anche meno costosi.

Iro Belluzzi, Psd

Ringrazio i coordinatori del gruppo, i consiglieri Mina e Giorgetti, per avere operato e aiutato a creare le condizioni affinché anche gli ultimi punti che potevano inficiare il percorso, sono stati affrontati e risolti al di fuori delle aule del Consiglio. Probabilmente nessuno è completamete soddisfatto del testo finale, ma ribadisco la soddisfazione della capacità dialettica dela politica nell’essere riuscita a trovare una sintesi. E’ un passaggio con valore simbolico, non è certamente con un regolamento che si cambiano le sorti del paese, ma è importante. Ringrazio il ruolo attivo della Reggenza nell’aver pungolato per portare a termine la revisione. In una fase in cui politica e Consiglio stanno vivendo un grande scontro tra maggioranza e oppsizione, in tempi brevi si è riusciti ad arrivare all’approvazione del regolamento. È un elemento che visto al di fuori del Consiglio potrebbe essere non compreso, ma sta a significare che sulle regole democratiche e di confronto un punto di sintesi si riesce sempre a trovare.

Giuseppe Maria Morganti, Ssd

Peccato che non tutte le forze politiche intendono dare un voto positivo alla legge. Peccato, visto che mediazioni sono state approvate, senso di resposabilità chiederebbe disponibilità al voto del provvedimento, ma non polemizzo, è solo un atteggiamento diverso che ognuno è libero di sostenere. Nel merito del regolamento due sono le cose fondamentali: da una parte abbiamo una norma molto più ordinata, una sorta di Testo unico, quindi ordine e coerenza delle varie modalità di intervento e nei processi decisionali. Una delle introduzioni più significative è il voto palese, una volta che si realizzerà con il nuovo sistema informatico, si avrà piena responsabilità ai consiglieri e a quel lo che sostengono. Più ordine quindi e più efficacia nel lavoro di tutti. Sul fronte delleefficacia forse mi sarebbe piaciuto fare qualche passo in più. Abbiamo uno strumento mette in mano al consigliere facoltà e diritti che cittadini non hanno, mi riferisco all’insindicabilità, che è stato conservato, e alla pubblicità di idee. È un provvedimento positivo che ha richiesto tanto lavoro. Ringraziamo i due relatori che hanno dedicato tanto tempo a un lavoro di sintesi che ha portato a compimento un Pdl che non sembrava dietro l’angolo. Un lavoro importantissimo quindi. Il nostro gruppo voterà favorevolemente con piena e totale convinzione.

Giovanna Cecchetti, Gruppo Misto

Quando c’è confronto in politica si arriva a risultati in tempi celeri e snelli. Non tutti i nodi sono sciolti, parlo per l’articolo 68, ma un grande lavoro è stato fatto. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito al regolamento in tutti questi lunghi 10 anni.

Dalibor Riccardi, Gruppo misto

E’ un regolamento che sicuramente è nato da un fruttuoso incontro e da una fruttuosa collaborazione tra tutte le forze politiche, è vero alcuni nodi non sono stati sciolti, si poteva e si doveva essere più incivisi. Mi auguro sia un primo passo di volontà di confronto anche su altri temi.

Pasquale Valentini, Pdcs, per dissenso dal gruppo

Per dover di coscienza legato al mio mandato consiliare, non posso pienamente condividere il sostegno a questo provvedimento. Devo scusarmi per non aver potuto attivamente partecipare alla discussione preliminare, motivi personali inderogabili mi hanno impedito di essere presente ieri pomeriggio. L’accelerazione dei lavori mi ha impedito di intervenire in serata. Mi voglio ancora di più scusare con chi ha lavorato alla stesura regolamento e in particolare con il collega Mina, mi prendo la responsabilità per non essere riuscito a spiegare le mie preoccupazioni, quando giovedì alle 15 ho preso visione della stesura finale pensavo ci si potesse ancora lavorare e non che fosse una versione già blindata. Non voglio discosnocere la positività di molti apetti del lavoro, l’aver reso più coerente e aver chiarito determinate funzioni e procedure. Tuttavia mi sono accorto anche che nell’ultima stesura ci sono un paio di aspetti che mi portano a vedere una filosofia dell’assetto istituzionale che non posso condividere, la vedo volta verso una china non positiva.

La prima riguarda l’ufficio di Presidenza e il ruolo della Reggenza in Consiglio e in ufficio di Presidenza. La Legge in vigore indica i pricipi a cui ufficio si deve ispirare, tra cui il rispetto e la valorizzazione dell’opposizione Nella nuova versione l’articolo 14 stabilisce che per la validità delle sedute dell’Udp sia necessaria la presenza maggioranza dei partecipanti, quindi l’Udp si fa se c’è maggioranza, se no, non è valido. Nell’Art. 13 è ribadito che la richiesta alla Reggenza della convocazione la possono fare gruppi che rappresentano la metà più uno dei gruppi, stesso discorso del 14 quindi. Si è quindi ostaggio della maggioranza.

Seconda ragione è il voto segreto: la scelta di rendere eccezionale il voto segreto e ordinario il voto palese. La costituzione italiana difende la libertà di coscienza del parlamentare. Il Prof. Buscarini scrive che sembra assurdo abbinare alle difficoltà economiche un’azione di svuotamento delle istituzioni democratiche del Paese. Per queste ragioni, a malin cuore, ritengo di non potere per queste conseguenze condividere, pur riconoscendo tanti elementi di positività al regolamento. Per questo annuncio il mio voto di astensione.

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