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Migranti, De Magistris: “Non c’è nessuna invasione, far morire le persone è un crimine”

[video width="1280" height="720" mp4="http://www.dire.it/wp-content/uploads/2018/06/de-magistris-libia.mp4"][/video] NAPOLI - "Il tema dell'invasione non c'è, non esiste. Non ci sono invasioni ma soltanto persone nel

Pubblicato:26-06-2018 17:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:18

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NAPOLI – “Il tema dell’invasione non c’è, non esiste. Non ci sono invasioni ma soltanto persone nel Mediterraneo che stanno per morire. E ricordo che farle morire non è solo riprovevole dal punto vista umano ma è anche un crimine contro le persone e l’umanità, su cui si è chiamati a rispondere davanti ai tribunali”. Così all’agenzia Dire il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, rispondendo all’hashtasg #stopinvasione lanciato oggi dal ministro dell’Interno sulla vicenda della nave Lifeline.

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“Esiste il tema tragico – continua – di mettere a rischio le persone nel nostro amato mar Mediterraneo con l’opzione salviniana di fare i lager nel Sud della Libia. Opzione salviniana e di tutto il governo, visto che Salvini è vicepremier e parla a nome dell’esecutivo intero, compreso il Movimento 5 Stelle che si è completamente allineato alle politiche xenofobe di Salvini“.


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L’ex Pm auspica che il confronto con l’Unione sul tema migranti “se si vuole un’Europa diversa, più uguale e giusta” parta “da un modo diverso di affrontare la cooperazione con l’Africa – sostiene l’ex Pm -, aiutando le popolazioni e i governi democratici a emanciparsi e produrre democrazie con le libertà civili, l’economia reale e l’autodeterminazione dei popoli”.

Questa, per il sindaco di Napoli, dovrebbe essere l’azione “di un continente illuminato ma per ora non si vede nulla se non l’avanzamento delle politiche messe in campo dallo stesso Salvini che è uno di quelli che ha contributo a costruire l’Europa delle tecnocrazie, del fiscal compact, del pareggio di bilancio“.

PARTITO REPUBBLICANO CONTRO LEGA-M5S? NOI NON CI SIAMO

Andare oltre il Partito democratico diventa un istinto di sopravvivenza“. Così, all’agenzia Dire, il sindaco di Napoli e presidente del movimento demA, Luigi de Magistris, secondo cui l’ex premier Matteo Renzi “tra le sue varie qualità politiche ha avuto quella di portare quasi al dissolvimento il Pd. Qualche autorevole esponente dem – aggiunge, riferendosi alla proposta avanzata da Carlo Calenda – pensa al ritorno di un partito repubblicano, non so se quello di La Malfa o Spadolini”.

Per de Magistris, quella dell’ex ministro dello Sviluppo Economico “è una proposta incomprensibile” e sui nuovi scenari aperti nella sinistra, dopo la nascita del governo giallo-verde, spiega: “Se qualcuno pensa che l’alternativa da mettere in campo oggi sia di unire tutti quelli che stanno contro Salvini o il Movimento 5 Stelle per contrastare il governo più a destra della storia repubblica, noi come demA non ci siamo. Dialoghiamo con tutti ma non intendiamo costruire un progetto politico con chi ha fatto parte del sistema“.

Il movimento fondato dall’ex Pm “è in campo – sostiene de Magistris – per costruire dal basso un’alternativa politica, sociale, economica e culturale che parta da associazioni, comitati, reti, militanti, amministratori, consiglieri, sindaci, cittadini, collettivi e persone che hanno dimostrato, con i fatti oltre che con le idee, di saper unire rivoluzione, intesa come rottura di un sistema, e affidabilità di governo. Parlo di chi quando governa mantiene le mani pulite perché la vera questione italiana, al di là di operazione di distrazioni di massa come fatto in questi giorni con i migranti, continua a essere la questione morale”.

GOVERNO, SÌ A DIALOGO, SPERO IN ATTO PER TERRITORI PRIMA ESTATE

Auspico che ci sia un dialogo con il Movimento 5 Stelle. Io ho già avuto un incontro molto interessante con il presidente della Camera, Roberto Fico. Ma sono anche prontissimo a instaurare un rapporto di cooperazione istituzionale con il governo e in particolare con la componente M5S”. La pensa così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che nei prossimi giorni incontrerà anche il vicepremier Luigi Di Maio.

“In settimana – spiega all’agenzia Dire – ci saranno degli incontri importanti e io sono fiducioso su alcuni temi sui quali il Movimento 5 Stelle in particolare, e il governo tutto, può marcare punti finalmente concreti e positivi. Mi riferisco alle autonomie, agli enti locali, alle gabbie normative e ai vincoli finanziari che stanno schiacciando territori, abitanti e Comuni. Mi attendo – annuncia l’ex Pm – un provvedimento articolato di questo governo prima della pausa estiva. Noi stiamo dando il massimo contributo possibile perché questo possa accadere”.

DE LUCA SMANTELLA PUBBLICO. FORSE A FAVORE PRIVATI?

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, giudica “enormemente negative” le politiche messo in campo dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, sulla sanità.

“Mi sono sottratto alle 4 inaugurazioni dell’Ospedale del Mare – spiega l’ex Pm all’agenzia Dire – e, mentre slittavano le aperture vere, si sono smantellati i presidi di salute pubblica, i 118, i pronto soccorso, i centri di neuropsichiatria infantile, centri d’eccellenza in genere. Forse perché si vuole favorire la migrazione verso strutture non pubblica? Io non lo so”.

De Magistris precisa che “la Costituzione dice che tutte le persone devono essere curate e c’è bisogno di una sanità pubblica che funzioni. Esprimo la mia solidarietà a medici, infermieri e cittadini che si trovano ancora a dover andare in strutture pubbliche e trovare che manca un ago o che c’è una barella nel corridoio. O ancora che devono aspettare mesi per ricevere cure essenziali“.

L’ipotesi di revocare l’incarico a De Luca di commissario alla sanità della Campania, per de Magistris sarebbe “una buona cosa. Io – dice – sono contro ogni forma di commissariamento. Sì a leggi ordinarie e poteri ordinari, purché si gestisca e si governi con le mani pulite, in modo onesto e non pensando alla politica che occupa la sanità invece di farla funzionare bene, nell’interesse innanzitutto dei pazienti“.

DA DE LUCA 3 ANNI PROPAGANDA, NIENTE DI CONCRETO

“Verifichiamo, dopo 3 anni di governo regionale, una propaganda continua sul lavoro da parte di Vincenzo De Luca” dice de Magistris, parlando del piano per il Lavoro per cui il governatore della Campania ha proposto un’estensione in tutte le Regioni del Sud.

“Siamo passati da 250mila posti di lavoro a 10mila – ironizza il primo cittadino -. Eppure, ci accontenteremmo anche se solo la Regione mettesse in campo qualcosa di concreto sulle politiche del lavoro, i trasporti e la sanità”. Le Regioni “sono enti – afferma l’ex Pm – che dispongono di molte risorse ma si tratta di fondi europei che devono andare ai territori per soddisfare i diritti proprio attraverso le Regioni. Questo è il sistema normativo vigente in Europa e in Italia”.

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