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Banche Venete, Gentiloni: “Nessun regalo, lo Stato c’è. Chi ha causato problemi deve pagare”

"L'intervento del governo é rivolto a chi non si capisce perché dovrebbe pagare, come le imprese e l'economia del territorio"

Pubblicato:26-06-2017 10:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:27

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ROMA – Nessun regalo alle banche ma un intervento a favore dell’economia e del territorio veneto e del Paese tutto. Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio, lo dice all’Enel nel corso della presentazione dei nuovi contatori digitali tornando sul dl banche licenziato ieri del Cdm.

“Chi parla di regalo alle banche fa cattiva propaganda- spiega Gentiloni- Chi ha creato difficoltà alle due banche venete deve pagare e non è certo ai responsabili del dissesto che si indirizza l’intervento del governo, che invece é rivolto a chi non si capisce perché dovrebbe pagare, come le imprese e l’economia del territorio di una regione fondamentale per l’economia del Nord-Est”.

Per cui “il messaggio chiaro deve essere che lo Stato c’è e interviene per attenuare le conseguenze delle crisi– conclude Gentiloni- L’obiettivo va rivendicato e non solo per il governo, va condiviso largamente in Parlamento”.


Il premier Gentiloni ha poi ribadito che “Chi ha provocato negli ultimi 10-15 anni le difficoltà enormi delle due banche naturalmente deve pagare“.

“Mi auguro- prosegue il premier- che la gestione dei crediti deteriorati, ai quali sono destinati in larghissima parte i 5 miliardi, consenta di recuperarli in tutto o in parte nei prossimi anni”.

Certo, rileva Gentiloni, “dipenderà dalla qualità della gestione dei crediti deteriorati e anche, in generale, dal miglioramento dell’andamento della nostra economia”.

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